A Roma la mostra su Corrado Cagli, pittore eclettico delle avanguardie nel dopoguerra

A Roma la mostra su Corrado Cagli, pittore eclettico delle avanguardie nel dopoguerra
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Sabato 18 Marzo 2023, 15:41 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 13:06

Roma dedica una importante mostra a Corrado Cagli (Ancona 1910 – Roma 1976) uno degli artisti italiani più interessanti del '900 ma forse ancora poco conosciuti per il peso che ha svolto sulle avanguardie nel periodo post bellico. La straordinaria attività di Cagli è sempre stata orientata verso un orizzonte multidisciplinare, che ha spaziato dalla pittura alla scultura, dalla ceramica, al teatro alla danza. I suoi esperimenti sono stati di grande ispirazione per artisti come Afro, Guttuso, Burri e Schifano. Di origine ebraica a 28 anni è costretto a lasciare l'Italia per l'entrata in vigore delle leggi razziali volute da Mussolini. La sua ricerca artistica è però continuata all'estero con lavori che hanno risentito positivamente di un clima internazionale più aperto. Cagli ha così continuando il suo percorso collocato tra astrazione e figurazione.

Prima a Parigi e poi a New York conosce e frequenta le più importanti avanguardie culturali, collaborando con Stravinsky e Balanchine.

Tornato in Europa con l’esercito americano, si afferma al centro della scena artistica Italiana. Cagli è un artista eclettico: dipinti a olio, su carta, affreschi, ceramiche, arazzi e poi la produzione grafica a cui si è dedicato soprattutto sul finire della sua attività.

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Negli anni Venti Cagli si avvicina al futurismo che però rielabora affiancando l'interesse per la decorazione murale ad affresco, realizzando importanti cicli con tematiche legate al mondo del lavoro. Nel 1932 espone insieme a Giuseppe Capogrossi ed Emanuele Cavalli, dando vita al Gruppo dei nuovi pittori romani e rielaborando la lezione della Scuola romana di via Cavour. Per gli ambienti della Triennale milanese del 1933 esegue la grande pittura murale Preludi della guerra, sostenendo la funzione sociale dell’arte monumentale in opposizione al classicheggiante formalismo novecentista. Realizza i grandi pannelli murali per la II Quadriennale di Roma (1935) e, per la Triennale milanese del 1936, la Battaglia di Solferino e San Martino mentre a Parigi decora il vestibolo dell’Esposizione internazionale con paesaggi monumentali di Roma. 

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La mostra CAGLI 1947 – 1959, a cura di Alberto Di Castro, Denise Di Castro, Gian Enzo Sperone, Yuri Tagliacozzo, si inaugura a Roma giovedì 30 marzo presso la galleria Antichità Alberto Di Castro. Le opere esposte - una trentina tra le più iconiche della sua produzione - sono state realizzate nel dopoguerra. I dipinti sono databili alla fase più prolifica e di maggior qualità all’interno della sua opera, compreso le celeberrime immagini esoteriche legate al mondo dei tarocchi, come “Ruota della Fortuna” e il “Bagatto come Arlecchino.” 

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