Alla corte di Lunetta Savino. Cosa non si fa per godersi una delle interpreti più simpatiche e versatili della scena italiana. Il grande storico teatro di via delle Vergini sembrava brillare un po’ di più ieri sera. L’atmosfera echeggiava i toni della festa. Un via vai di celebrità ha riempito l’aria del foyer accentuando quell’anima bohémien che contraddistingue il Quirino. La prima che ha raccolto in sala amici e colleghi è quella de “La Madre”, opera di Florian Zeller che il regista Marcello Cotugno disegna su misura per la Savino, che intreccia tic e nevrosi, manie e ansie sul tema (attualissimo) dell’amore materno e delle sue possibili derive patologiche. Come non capirla e assecondarla, allora. Con lei, sul palco, Andrea Renzi, Chiarastella Sorrentino e il giovane Niccolò Ferrero, che in camerino ha trovato la sorpresa di mazzi di rose rosse. Un cast che funziona e che strappa gli applausi. In platea sono tanti gli attori e i registi, una bella fetta di mondo dello spettacolo. Chi si ferma al bistrot per un aperitivo e chi si saluta tra i corridoi della sala. L’attesa è tutta per le attrici. Bellezze e classe. L’euforia è nell’aria. Arriva, con la sua naturale eleganza casual chic Vittoria Puccini, una calamita per flash e selfie. Bella (d’una bellezza al naturale, verrebbe da dire) Barbora Bobulova che scherza con la collega Miriam Dalmazio, molto amiche della Savino, con cui hanno diviso il set della fiction di successo targata Rai1 “Studio Battaglia” sulle agguerrite avvocate.
Sfila con l’innata energia Claudia Campagnola.