In passerella lo stile arriva dall'Oriente

Galleria Colonna, parterre di celebrity per la sfilata di primavera firmata Camaiani

L'attrice Giorgia Fiori alla sfilata di Vittorio Camaiani alla Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna
di Lucilla Quaglia
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Sabato 23 Marzo 2024, 22:25

Il fashion fa rima con star. E se la cornice è quella monumentale della Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna, il fattore glam è ancora maggiore. Per l’attesa sfilata di Vittorio Camaiani, arrivano, tra le prime ad apparire, le attrici Lucrezia Lante della Rovere, in rosso e nero, Karin Proia con il marito regista Raffaele Buranelli, e Giorgia Fiori, in verde e viola. Ma anche l’influencer Kate Cavaliere e ancora gli attori Carla Cogliandro, in nero, Howard Ross e Mita Medici. Il mondo aristocratico è rappresentato da Jeanne Colonna, stilosa padrona di casa, Irma Capece Minutolo e Guglielmo e Vittoria Giovanelli Marconi. Ci sono Sandra Carraro, Lella Bertinotti e l’artista bulgaro Ilian Rachov. Ecco Andrea Ripa di Meana, lo stilista-astrologo Massimo Bomba e la gallerista Alice Falsaperla, in cappa rossa. Prende posto la cantante Carola Jasmins. Parte la fascinazione. Nell’aria risuonano note orientali. Proposta la nuova collezione Spring/Summer 2024 intitolata “Ritorno in Oriente”, che ripropone un tema caro allo stilista marchigiano: il viaggio. Argomento che si incastona come un gioiello all’interno della settecentesca dimora nobiliare, al secondo anno della rinnovata gestione. Per il prestigioso anniversario Elena Parmegiani, direttore eventi della location, presenta il défilé in elegante lungo beige. Legato all’Indonesia da anni, questa volta Camaiani porta in scena, quasi fosse un sofisticato souvenir, l’estetica raffinata e lineare di quelle terre lontane. Creazioni che nascono dal cuore, nelle quali si incontrano due mondi che si attraggono da secoli: l’Oriente e l’Occidente. Dell’Oriente lo stilista riporta la fluidità, l’eleganza delle forme e dei gesti, ma anche aspetti più visivi come i colori, la vegetazione, i tramonti, in una fusione continua con il nostro immaginario occidentale. Nelle proposte sulla catwalk le idee del creativo si contaminano di fantasie batik che si alternano alle sete comasche, per costruire un incontro affascinante tra vicino e lontano. La palette cromatica vira dai verdi della giungla tropicale agli azzurri del cielo e del mare, fino ad arrivare al beige e al bianco che simboleggiano l’essenzialità dello stile orientale attraverso ruvidi lini, cotone, sete e organze. Brindisi a seguire lungo gli antichi marmi, con bollicine e ottimi vini.

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