Ciak si gira, il Pigneto è da star

Parterre di celebrità per l’inaugurazione del Festival: il rione “invaso” dai registi

Barbara Ronchi con Eduardo Valdarnini al Pigneto Film Festival a Largo Venue
di Gustavo Marco Cipolla
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Domenica 18 Giugno 2023, 22:33 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 00:40

Il quartiere amato dai maestri del Neorealismo come Roberto Rossellini, che qui girò “Roma città aperta” con Anna Magnani e Aldo Fabrizi, si trasforma di nuovo in un set a cielo aperto per la sesta edizione del “Pigneto Film Festival”, kermesse cinematografica ideata da Simone Vesco con la direzione artistica di Andrea Lanfredi.

 

Ieri, l’opening negli spazi di Largo Venue dove la madrina Barbara Ronchi, vincitrice del David di Donatello 2023 alla migliore attrice protagonista e già a Cannes per la pellicola “Rapito” di Marco Bellocchio, accanto alla conduttrice Giulia Rupi e al figlio Giovanni ha dato il via al contest targato Preneste Pop e Waldo Event Network.

Fino al 24 giugno, i luoghi simbolo del rione bohémien della Capitale ospitano proiezioni, talk e incontri d’autore a ingresso libero coordinati dallo scrittore Mattia Zecca. Nel “Triangolo” della Prenestina, cinque registi internazionali si sfidano a colpi di ciak realizzando in sei giorni un corto sulla base del tema “Il cerchio della vita” annunciato in video 24 ore prima delle riprese da Silvia D’Amico e Paolo Rossi. Tanti i giovani talenti delle crew e gli interpreti all’apertura.

Si vedono Giovanni Anzaldo, che ha da poco presentato il romanzo “Raudo e i cuori nel caffè” edito da Solferino, Eduardo Valdarnini, il Lele di “Suburra-La serie”, Federico Le Pera, Teresa Romagnoli e Luca Massaro, Giovanni Serratore. Flash per i filmmaker in gara: ecco l’italo-francese Nicolas Perot, l’ucraino Sergiy Pudich, la venezuelana Lucrecia Cisneros Rincón, dalla Gran Bretagna Josh Brown e dalla Germania Ariane Blau. Special guest Patricia Allison, volto di Ola Nyman nella serie tv britannica “Sex Education”, insieme alla stylist Sara Castelli Gattinara e al fotografo Johnny Carrano. «In un momento storico così critico per le sale italiane, che ancora faticano a riprendersi in seguito alla pandemia, i festival rionali hanno il merito di avvicinare le persone alla cultura riscoprendo la bellezza», spiega Ronchi. In agenda le preview dei docu “Are your eyes nicely open?” di SJ van Breda, “Ultima generazione” di Riccardo Pittaluga e “Contactless” di Matteo Cianci. Poi “Corti Pischelli” per i bimbi al Nuovo Cinema Aquila, mostre e la “Green Zone” dedicata alla sostenibilità. Sabato sera, invece, la premiazione al Cinema Avorio con la conduzione di Le Pera e Valeria Perdonò alla presenza della giuria tecnica.

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