Per la prima volta ospite con un proprio evento nella sede del Ministero della Cultura (Sala Spadolini), l’AIAM ha promosso ieri martedì 20 giugno un convegno dal titolo «La Rete Musicale Italiana Risultati e Prospettive». Il convegno è stato dedicato alle attività musicali e coglie l’occasione per avanzare proposte per la stesura del nuovo codice dello spettacolo. Ma soprattutto per ribadire, con numeri concreti, come il contributo statale all’associazionismo sia da un lato ampiamente restituito sotto forma di contributi e d’altro canto esso sia il primo motore che genera un volano economico capillarmente distribuito su tutto il territorio italiano, nonché occasioni di lavoro per i giovani musicisti formati dal nostro sistema educativo.
«Siamo assai soddisfatti di come sono stati percepiti i risultati del nostro lavoro e abbiamo apprezzato la disponibilità all’ascolto del Sottosegretario Mazzi che è impegnato a riformare il settore. Abbiamo anche avanzato proposte operative e concrete che, ferma restando la competitività e il rapporto fra dati oggettivi e giudizio artistico nell’ambito della valutazione delle domande di accesso al FNSV, puntano all’inserimento di criteri di premialità basati sull’efficienza gestionale e sulla produttività e redditività dei fondi pubblici assegnati», ha commentato il Presidente AIAM, Francesco Pollice che ha aperto e moderato il convegno.
«Quello di Aiam è un mondo che noi amiamo molto perché interpretate nel modo giusto i contributi dello Stato come forma di investimento e non come un contributo dovuto.