Roma, «scusi devo apparecchiare i tavoli». Il ristoratore Saverio Ferretti accoltellato da una clochard

La sbandata ha afferrato le posate e mirato alla gola dell’uomo, rimasto ferito

Roma, «scusi devo apparecchiare i tavoli». Il ristoratore Saverio Ferretti accoltellato dalla clochard
di Federica Pozzi
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Venerdì 23 Febbraio 2024, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 09:16

«Mi scusi, devo apparecchiare i tavoli. Deve andarsene da qui». È bastata questa richiesta fatta da Francesco Saverio Ferretti, titolare 66enne del ristorante Geco di piazza Marconi, a scatenare l'ira di una 51enne senza fissa dimora dello Sri Lanka. La donna ha afferrato un coltello e una forchetta e si è avventata sul collo e sul viso della vittima. L'uomo è riuscito miracolosamente a schivare i fendenti rimanendo ferito ma di striscio. È successo poco prima delle 11 di mattina dello scorso mercoledì in piazza Guglielmo Marconi, nel quadrante sud della città. Ad allontanare la donna ed evitare il peggio l'intervento dei dipendenti e del figlio del titolare, Saverio: «La signora è qui da ormai un paio di anni e insieme ad altri clochard la notte dorme sotto i portici della piazza, ma da un po' di tempo è diventata aggressiva e nessuno fa nulla». Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia del commissariato Colombo e il 118 che ha trasportato d'urgenza, ma non in pericolo di vita, l'uomo al Sant'Eugenio. La 51enne è stata invece denunciata per tentato omicidio.

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LA FURIA

Si avvicinava l'ora di pranzo e i tavoli all'aperto del ristorante Geco, a pochi passi dall'obelisco di Marconi all'Eur, dovevano essere apparecchiati per l'arrivo dei clienti. «Mio padre era all'esterno, dove abbiamo alcuni tavoli, la signora si era messa lì e intralciava nel momento del lavoro», racconta Saverio, il figlio del titolare. «È stata dunque pregata di andare via - continua - e, forse in un momento di delirio, ha iniziato a strillare, imprecare.

Quando le abbiamo detto di stare calma ha preso un coltello e una forchetta da uno dei tavoli e ha mirato al volto e al collo di mio padre». «Abbiamo cercato di allontanarla ma non riuscivamo a farla desistere. Mio padre ne è uscito con diverse ferite al viso e alla gola causate dalla forchetta, ma se l'avesse preso con il coltello sarebbe andata molto peggio». Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Colombo e i sanitari del 118 che hanno trasportato la vittima all'ospedale Sant'Eugenio, nel quale è stato medicato e dimesso con una prognosi di quattro giorni. Diversa la sorte toccata alla 51enne che all'arrivo dei poliziotti era ancora vicino al ristorante ed è stata denunciata in stato di libertà per tentato omicidio.

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L'EMERGENZA

La donna è conosciuta in zona dai commercianti che non sanno più come gestire i suoi scatti di rabbia. «Dava già segni di scompenso da tempo. Dorme sotto i portici ormai da due anni, non sappiamo più come gestirla», racconta Saverio. «Abitualmente ormai - prosegue - lancia i sassi ai passanti o sul nostro locale. Ha già rotto diverse sedie e i clienti sono spaventati. Noi capiamo che ha dei disagi ma così non si può andare avanti». «Gli altri senza tetto - spiega il figlio della vittima - che dormono sulla piazza sono tranquilli, li aiutiamo con il cibo o facendogli utilizzare i bagni del ristorante, ma con lei è impossibile, inveisce anche contro i volontari della croce rossa che le portano da mangiare». E nulla sembra fermare la 51enne, neanche la denuncia per tentato omicidio, «visto che dopo essere stata in caserma e aver dato i numeri anche lì è subito tornata sotto i portici».

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