Roma, a Don Bosco il giardino fiorito di Franco: «La mia battaglia per una città più pulita»

Tuscolano, l’allarme che arriva da Franco e da tanti cittadini è quello di fare qualcosa per il quartiere

Roma, a Don Bosco il giardino fiorito di Franco: «La mia battaglia per una città più pulita»
di Raffaele Marra
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 10:38

Franco e l’isola che non c’era e che adesso ha trasformato in oasi. E’ la bella storia di Franco Burrafato volontario in pensione che da anni si occupa dei giardini e le aiuole che affiancano la pista ciclabile di via Nobiliore che va da via Tuscolana (altezza fermata metro A Giulio Agricola) a Piazza San Giovanni Bosco. Una storia di riqualificazione, rispetto dell’ambiente e tanto amore per il proprio quartiere che addirittura ha portato Franco per tutti questi anni (almeno otto) a sostenere le spese per le piante il terriccio, l’acqua e le palizzate. Franco si occupa anche delle aiuole di via Servilio Prisco (una traversa della Tuscolana) fino a creare dopo anni, una sorta di oasi felice, con tanto di panchine, sedie e tavolini, insomma un circolo che è diventato il punto di incontro di tanti anziani del quartiere che ogni giorno riuniscono pensionati e anziani per partite a carte o sole due chiacchiere tra amici. Franco si è occupato negli anni anche di piantumare, innaffiare e curare le piantine vecchie e nuove, tanto che molti cittadini lo ricordano come l’uomo delle taniche (gli servivano per portare acqua nelle varie aiuole addirittura da casa sua, ndr). Il Municipio riconoscendo il suo lavoro gli ha poi concesso l’istallazione di una fontana, così Franco non è stato più costretto al via vai per l’acqua.

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Tutti lo conoscono e lo salutano e lo ringraziano per quel giardino fiorito e colorato che avvolge la pista ciclabile, e lui è pronto a parlare con tutti, basta andare in via Nobiliore per trovarlo seduto con qualche amico a parlare e a dispensare consigli come riuscire a portare avanti la sua battaglia per «una Roma più pulita» e più “green”.

Il tutto è valso a lui anche un riconoscimento speciale alla prima edizione di Roma Best Practices Awards del 2017 premio nato per valorizzare e mettere in rete le migliori idee, i migliori progetti e le migliori soluzioni per Roma. Da quelle per il recupero dei beni comuni della città, alla cultura, all’integrazione, la solidarietà, la formazione, la responsabilità sociale d’impresa, il buon vicinato, insomma unito all’innovazione e alla comunicazione e che ha visto in questi anni la partecipazione di oltre 450 realtà romane, dalla periferia al centro. Proprio per il quartiere Tuscolano l’allarme che arriva da Franco e da tanti cittadini è quello di fare qualcosa, richiesta rivolta ai privati e alle istituzioni affinché non vengano abbandonate zone ad alto tasso archeologico come le ville romane dei Settebassi, Tor di Mezzavia, le Vignacce, i nuclei abitati romani di piazza Don Bosco, via Luscino, via Lemonia, Piscine di Torrespaccata e Monte del Grano.

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