Roma, debutto "blu-bloc" al corteo per la casa: scontri e feriti

I "blu-bloc" allamanfiestazione (foto Toiati)
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Sabato 12 Aprile 2014, 19:41 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 13:28

Dai black-bloc ai blu-bloc. Dal nero al blu. Cambia il colore, ma la violenza la stessa. Le azioni di oggi nel corteo a Roma per la casa sono state portate avanti da un gruppo di manifestanti che non indossava la classica felpa nera con cappuccio ma dei k-way e giacche a vento blu. Oltre a caschi e, in alcuni casi, manganelli. Finite le azioni i manifestanti si sono tolte le giacche a vento lasciando in terra un tappetto di kway blu, soprattutto lungo via del Tritone. Un altro gruppo ha indossato i caschi neri, un altro gruppo maschere di Anonymous.

Ala dura. Eccola la nuova versione dei black-bloc, l'ala dura dei movimenti. Sopra felpe e vestiti neri stavolta hanno voluto indossare impermeabili azzurri, k-way con il cappuccio alzato per rendersi irriconoscibili alle forze dell'ordine ma essere visivamente compatti nella massa del corteo.

Il debutto. I blu-bloc hanno fatto il loro vero debutto durante il corteo di oggi. Gli scontri più violenti con le forze dell'ordine sono divampati a via Veneto, dove sono partite le cariche degli agenti. Dal blocco blu è partito il lancio di bottiglie, petardi, pietre contro i blindati, sempre dal blocco blu sono volante arance contro i ministeri. Poi, una volta finite le azioni, via i k-way lasciati in terra lungo tutta via del Tritone nel corso della «ritirata». «Sfidiamo i poliziotti, indossiamo i loro stessi colori», dicono i nuovi blocker. E infatti su alcuni impermeabili e k-way, la stragrande maggioranza acquistati in un noto magazzino di articoli sportivi a poco prezzo, campeggiavano i simboli del Reparto Mobile: simboli in alcuni casi contraffatti e in altri casi veri, forse «trofei» di precedenti scontri. Del resto al G20 di Toronto nel 2010 gli anarchici chiamavano blu-bloc i poliziotti dei reparti antisommossa canadesi che usarono metodi particolarmente coercitivi per fermare la violenza dei black-bloc come ad esempio arresti che furono considerati «illegali». «A Toronto durante il G20 ci sono stati due blocchi: quello nero ha distrutto le vetrine, era protagonista di una rivolta, e poi quello blu che ha distrutto persone», dissero i legali dei violenti fermati.

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