Non è stato ancora accertato infatti quale dei componenti del commando abbia fatto fuoco contro Fanella, chi abbia ferito Ceniti, e quante siano state le arme utilizzate. Per questo si attendono i risultati degli accertamenti balistici. Altro punto da chiarire è se ci si stato o meno un mandante e se ad aiutare il commando ci fossero dei basisiti.
Tra i probabili obiettivi dei due presunti killer che, insieme a Giovanbattista Ceniti, hanno partecipato al tentativo di rapimento di Fanella, il provento della truffa Telecom-Sparkle, parte del quale era stato ritrovato pochi giorni dopo il delitto in un vano nascosto della sua villa di campagna: denaro, orologi di pregio e diamanti. «Non ci sono gli elementi per dire con certezza cosa cercassero - ha detto il capo della squadra mobile di Roma, Renato Cortese - ma quello che custodiva Fanella faceva gola.
Di certo il gruppo avrebbe voluto sequestrarlo e questo lo abbiamo capito da una valigia dove sono state trovati nastri adesivi, fascette».
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