Roma, «Salari, premi all'ufficio solo se tutti lavorano». Il piano anti-fannulloni

Roma, «Salari, premi all'ufficio solo se tutti lavorano». Il piano anti-fannulloni
di Simone Canettieri
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Mercoledì 26 Aprile 2017, 08:08
L'equilibrio del nuovo contratto decentrato dei dipendenti capitolini non è semplice: passerà dai premi di produzione al singolo a quelli destinati all'intera struttura. Con il rischio che in maniera troppo orizzontale in un dipartimento che centra un scopo prefissato alla fine tutti percepiscano un bonus in maniera indiscriminata. Bilanciando così il super lavoro di alcuni a scapito delle sacche di inefficienza di una struttura. Ecco perché l'amministrazione Raggi ha pensato a una soglia molto alta (si parla del 70%) del progetto da portare a termine. Sotto alla quale nessuno, dai dirigenti all'ultimo degli amministrativi, percepirà il premio. Con «scaloni» a salire: più ci si avvicina verso il massimo, più la quota di bonus sale.

LE CLASSI
Gli obiettivi verranno assegnati ai vari dipartimenti attraverso il Piano economico di gestione (Peg) e valutati periodicamente per stati di avanzamento. Saranno coinvolti tutti i rami dell'amministrazione. Un po' di esempi: al dipartimento ambiente l'assessore potrebbe programmare la potatura di 1.000 alberi in un mese, se questa cifra venisse raggiunta la struttura accederebbe al premio. Stesso discorso sulle pratiche inevase del servizio condoni o sui documenti che dovrà produrre un ufficio anagrafico periferico.

Su questo argomento, i tecnici dell'Anci aspettano di vedere per intero il nuovo contratto, che sarà approvato come forma di pre-accordo solo i primi di maggio. Diversi esperti sottolineano però come a fronte di questa nuova filosofia del team «non debba scomparire la valutazione singola del dipendente». Un rilievo a cui dall'amministrazione rispondono spiegando che «rimarrà una quota di almeno il 20% sul totale del fondo» per valutare le prestazioni delle unità al di là delle strutture di cui fanno parte. Prima, però, con l'atto unilaterale della giunta Marino, che superò i premi a pioggia bacchettati dal ministero dell'Economia, la quota dei bonus aveva un 50% legato al progetto e un 50% riconducibile alle premialità del singolo. Peccato che, fanno notare dal Campidoglio, alcune voci legati al dipendente prima fossero fuorvianti come appunto la presenza sul posto di lavoro.

L'ITER
Le proiezione dei vari bonus sono ancora top secret, con ogni probabilità se li giocherà in conferenza stampa la sindaca Raggi quando annuncerà l'accordo del nuovo contratto. Al momento si sa con sicurezza che il fondo del salario accessorio per il 2017 è di 157 milioni di euro. Soldi che sono ripartiti così: 56 rimangono vincolati tra le maglie della contrattazione nazionale come ad esempio l'indennità di turnazione, poi ci sono 42 milioni per il comparto tecnico-amministrativo composto da circa 7.300 unità, 39 milioni per la polizia locale. Tra le indennità ad personam per i dipendenti ci saranno quelle per chi sceglie di lavorare in uffici periferici a contatto con il pubblico.
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