Via Cassia, partono i lavori
Tra due mesi strada riaperta al traffico

Via Cassia, partono i lavori Tra due mesi strada riaperta al traffico
di Veronica Cursi
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Mercoledì 16 Aprile 2014, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 17:57

Gli abitanti di Roma nord possono tirare un sospiro di sollievo: Sono partiti i lavori per il ripristino definitivo del tratto franato di via Cassia, all'altezza di piazza Giuochi Delfici.

E stavolta non è uno sfottò. Dopo due mesi e mezzo di chiusura, da quando a fine gennaio il maltempo ha fatto venir giù una parte consistente di terreno su via Cassia Antica, bloccando il transito e la viabilità in una via nevralgica di Roma, la notizia è accolta con clamore da residenti e commercianti della zona.

A dare l'annuncio l'assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale Paolo Masini e il presidente del Municipio XV Daniele Torquati in una nota congiunta. «Oggi pomeriggio - affermano Masini e Torquati - scaduti i termini previsti dall'ultima diffida inviata la scorsa settimana, viene notificata dal corpo di Polizia Locale di Roma Capitale ai proprietari del terreno la determina con cui viene consentito l'avvio dell'intervento in danno. Non abbiamo atteso un'ora di più: i nostri tecnici hanno lavorato in costante coordinamento con i vigili urbani per dare il via libera immediato ai lavori».

Tempi previsti «Serviranno due mesi per consentire di ricostruire il versante franato e di riaprire la strada. I ricorsi e la burocrazia non ci fermeranno, lo avevamo detto e così è stato, - concludono - la serenità e la qualità della vita degli abitanti di questo quadrante rappresentano la priorità per noi».

La disputa. Per risanare la collina i tecnici del dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale, hanno stimato un milione e 300mila euro. Una cifra che, stando alla legge, dovrebbe esser coperta dai quei privati proprietari dei terreni franati. Ma uno dei tre privati ha impugnato di fronte al Tar l'ordinanza del sindaco dello scorso febbraio, contestando l'entità economica destinata ai lavori.

Gli sfottò. In questi due mesi e mezzo di annunci, promesse, battaglie legali e ricorsi al Tar i romani per non piangere l'avevano buttata sul ridere. Qualcuno lo aveva anche scritto in vernacolo con lo spray sul new jersey che bloccava il passaggio di via Vilfredo Pareto: «Mio nonno co’ ’na pala aveva già finito». Sfogo ironico e magari con qualche sfondo di verità. Scritta subito rimossa e poi riapparsa in altre forme. Ora speriamo che di nonno non ci sia più bisogno.

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