Roma, scuole chiuse: «Controlli subito avviati per capire se potranno riaprire mercoledì»

Roma, scuole chiuse: «Controlli subito avviati per capire se potranno riaprire mercoledì»
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Lunedì 31 Ottobre 2016, 14:21 - Ultimo aggiornamento: 16:04

«Abbiamo imposto la chiusura alle scuole comunali primarie e secondarie, coordinandoci con Città metropolitana. Sono 48 ore che stiamo effettuando controlli immediati per capire se il terremoto abbia causato lesioni, crepe o crolli che possano impedirne la riapertura già nella giornata di mercoledì».

Così il sindaco di Roma Virginia Raggi a margine di una conferenza in Campidoglio a chi le chiedeva un punto riguardo alla chiusura delle scuole oggi a seguito della forte scossa di terremoto di ieri mattina. «Sulle scuole il problema di sicurezza lo abbiamo in tutta Italia - ha aggiunto Raggi - perché sono strutture troppo vecchie e dobbiamo verificare quale sia lo stato di queste strutture, tutto questo si potrà verificare e accertare dopo indagini più approfondite. Dirlo oggi è prematuro, l'importante è avviare questo percorso che non possiamo più ritardare».

LA POLEMICA
Ma i capi degli istituti non sono convinti delle procedure: «I controlli nelle scuole di Roma ci risultano random e su segnalazione dei presidi: chiediamo alle amministrazioni competenti maggiore serietà, Comune e Città metropolitana non possono andare a controllare solo dove ci sono segnalazioni perché i responsabili sono loro». Questo l'Sos lanciato dal presidente della Associazione Nazionale Presidi (Anp) di Roma e Lazio Mario Rusconi.



GLI INTERVENTI
Gli effetti della scossa tellurica di domenica riflettono l'aumento delle attività dei vigili del fuoco: il comando di Roma dalle otto di stamane ha effettuato almeno 75 interventi, in coda alcune centinaia. Alta la percentuale di richieste per intervento di fenomeni fessurativi e di stabilità, su tramezzature tamponature cornicioni strutture portanti e coperture. È in corso un sopralluogo su ponte Mazzini, sul fiume Tevere altezza carcere Regina Coeli. Il comando per lo stato di necessità che il caso richiede, ha aumentato del 25 per cento le unità di personale operativo, con un aumento di almeno 15 partenze tecniche.


 

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