BOTTA E RISPOSTA
Il creatore della pagina Facebook sembra stupito dall'iniziativa presa dall'amministrazione comunale: «Me l'hanno segnalato in tanti e io non sapevo sinceramente cosa dire, chi è a Roma sicuramente ha visto queste foto da qualche parte - commenta Guerrera, pugliese d'origine ma romano d'azione - Io non c'entro niente però ne sono lusingato e fiero ma almeno potevano mandarmi un messaggio, ecco. Il Comune di Roma mi segue anche nelle mie pagine social». Come dire, anche a voler salvare la buona fede di tutti, era davvero arduo non notare l'evidentissima somiglianza tra il soggetto della campagna pubblicitaria e l'iniziativa di Guerrera. La replica «L'ufficio comunicazione di Zètema Progetto Cultura utilizza da anni, nelle campagne per la promozione di iniziative ed eventi culturali nei Musei Civici di Roma, l'idea di accostare l'ironia alle opere d'arte - si legge in una nota - A titolo esemplificativo, basti pensare al visual delle vecchie campagne di Notte dei Musei: nel 2009 c'era una statua comodamente seduta su una sedia che ammiccava 'stasera ti aspetto fino a tardì, nel 2010 una statua sdraiata con la scritta «ci sono appuntamenti a cui non puoi mancare», nel 2011 la testa di una statua con parrucca e orecchini accompagnata dalla frase «di notte è tutta un'altra cosa», nel 2012 una statua senza testa con la scritta "...da perderci la testa!". Le campagne indicate, e solo a titolo esemplificativo, sono in allegato e le troverete ancora presenti su internet.
È quantomeno singolare paragonare fenomeni molto recenti nati sui social, in cui l'ironia legata all'opera d'arte è utilizzata al solo scopo di far ridere su una battuta (tra l'altro spesso gergale) al lavoro svolto già da numerosi anni dall'ufficio creativo di Zètema che, nella costruzione del messaggio pubblicitario, deve seguire un obiettivo di comunicazione cercando di sensibilizzare il pubblico su iniziative culturali specifiche nei musei,
utilizzando, come nel caso della campagna "Natale nei museìi" di quest'anno, l'aggiunta di elementi tematici (panettone, tombola e sciarpa)».
I RISULTATI
Originale o copiata che sia, la campagna pubblicitaria, almeno, sembra aver dato i suoi frutti: soltanto a Capodanno «in 42 mila hanno visitato l'area archeologica dei Fori Imperiali, i Musei Capitolini e gli altri musei civici», si legge in una nota di Palazzo Senatorio sul bilancio della Festa di Roma di Capodanno.