Roma, periferie in rivolta: «Basta degrado». In migliaia sfilano all'Esquilino

Roma, periferie in rivolta: «Basta degrado». In migliaia sfilano all'Esquilino
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Sabato 15 Novembre 2014, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 09:45

«Ora basta!». Scendono in piazza le periferie, contro «il degrado della città» e la giunta di Ignazio Marino, raffigurato come «Pinocchio».

Da Ponte di Nona a Tor Sapienza, da Torpignattara a Settecamini, sono 62 tra comitati e associazioni ad aver risposto all'appello del Coordinamento Azioni operative Ponte di Nona (CAOP). Pronti a marciare da piazzale dell'Esquilino, storico rione multietnico della città, a piazza Santi Apostoli, fra tricolori, inni d'Italia e striscioni delle varie associazioni. Ma ci sono anche politici, come il consigliere comunale ex Ncd, e ora della Lega dei Popoli, Marco Pomarici, così come il collega di partito, al Municipio I, Luca Aubert.

Tra i manifestanti anche l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno: «È importante portare le periferie qui nel cuore di Roma.

Le proteste dei quartieri che rischiavano di rimanere isolate e chiuse nel rancore, sono qui per trovare uno sbocco politico, e si stanno facendo sentire». Roma, prosegue, «protesta contro Marino, perché rischia di esplodere. Tor Sapienza è il primo esempio dell'incendio nelle periferie romane, ma ogni periferia ha i propri drammi, tra degrado e disagio acuito dai campi nomadi e dai rom».

Nel mirino il primo cittadino: «Marino vattene», «Marino clandestino», «Marino dimettiti», alcuni dei cartelli esposti, oltre a «Roma vuole rispetto, questo schifo non lo accetto», «No ai roghi tossici, no alla prostituzione nelle strade», «Vogliamo una città sicura e bella, vogliamo trasporti pubblici efficienti». «Non era mai successo che i comitati uniti scendessero in piazza per protestare - sottolinea Franco Pirina, presidente del CAOP - e denunciare il degrado dei territori, tra mezzi pubblici carenti e microcriminalità, a cui si aggiungono i problemi dell'immigrazione continua». In tutto questo «il sindaco Marino non sta facendo niente, non è all'altezza di gestire Roma e il suo disagio. Se mi convoca? Non ci vado, tanto ai vertici sulla sicurezza e l'accoglienza invita solo i rappresentanti dei nomadi, non dei cittadini».

Al corteo presenti anche i consiglieri dei municipi e i presidenti dei club di Forza Italia Piero Cucunato, Pasquale Calzetta, Giordano Tredicine, Giovanni Quarzo, Alessandro Vannini, Mauro Corsi. «Tutto il territorio romano, dal centro alle periferie merita attenzione e questo vuol dire un'amministrazione attenta a garantire sicurezza, decoro e livelli di vivibilità adeguati a una Capitale Europea - afferma il coordinatore romano di Forza Italia Davide Bordoni - Il Sindaco finora ha solo preso provvedimenti inutili, di sola propaganda politica e, oltremodo ora, screditato dalla vicenda "panda- gate". Stop al degrado, Marino vattene».

Saluti «romani» durante il corteo. Durante l'esecuzione dell'«Inno di Mameli», all'altezza di largo Corrado Ricci, prima di imboccare via dei Fori Imperiali, alcuni manifestanti hanno sollevato il

braccio destro nella posa del saluto «romano». Nel frattempo, un ragazzo di colore, tra i manifestanti che reggono lo striscione di testa «Ora basta! Marino vattene», è stato fatto salire sul camioncino di testa per cantare l'inno nazionale.

È giunta da qualche minuto in piazza Santi Apostoli la Marcia delle periferie, il corteo indetto dai comitati di quartiere contro l'amministrazione Marino. I manifestanti, partiti da piazza dell'Esquilino, hanno sfilato lungo le vie del centro passando per via dei Fori Imperiali e piazza Venezia da dove hanno lanciato slogan contro il primo cittadino. «Marino vattene», hanno urlato tutti in coro sventolando numerose bandiere Tricolore e indossando maschere di Marino-Pinocchio. Sul palco di piazza Santi Apostoli si stanno alternando alcuni residenti e presidenti di comitati di quartiere che stanno raccontando ognuno la situazione di abbandono alla quale è sottoposta la periferia romana. «Non ci fermiamo qui - dicono dal palco - il prossimo appuntamento è per il 21 novembre al Palazzo della Civiltà del Lavoro per un corteo che attraverserà l'Eur contro la prostituzione e l'illegalità. O interviene il Governo o blocchiamo le città. Siamo pronti alla lotta fiscale, non paghiamo più una tassa».

Applausi ai cittadini di Tor Sapienza «Siete stati straordinari, avete difeso la nostra città. Noi siamo con voi», ha gridato un manifestante dal camioncino di testa.