Roma Est, la miscela esplosiva: «Siamo la discarica della città»

Roma Est, la miscela esplosiva: «Siamo la discarica della città»
di Alessia Marani
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Sabato 15 Novembre 2014, 06:13 - Ultimo aggiornamento: 08:13
Tor Sapienza ha già fatto sentire tutta la sua rabbia a suon di bombe carta indirizzate al centro che accoglie i rifugiati in via Morandi. Ma la Romanina, Collatina, Tiburtina, Tor Vergata e Tor Bella Monaca sono pronte a esplodere. La bomba a orologeria a Est di Roma è innescata e ora non c'è più tempo da perdere. Il tic-tac batte il secondo e qualsiasi momento - bastano una provocazione, la minima scintilla - ed ecco che può scoppiare un'altra ribellione. «Quaggiù siamo diventati la pattumiera de Roma, signo'. Noi ci siamo stufati», è il refrain che si raccoglie di bar in bar, di piazza in piazza percorrendo la direttrice Casilina. Quattro i centri d'accoglienza individuati nell'area dal Comune per accogliere gli immigrati. Poi ci sono i campi rom, Salviati 1 e 2, e la miriade di accampamenti di desperados. A Tor Sapienza i problemi si chiamano furti, aggressioni, roghi tossici, prostituzione, parchi impraticabili, spaccio di droga, strade buie, il disagio sociale all'interno delle case popolari. Un lungo elenco ricordato da Roberto Torre del comitato di quartiere che da anni segnala le criticità, «finora senza risposte - dice - adesso non più rinviabili».



Stazione Tuscolana: per tre anni è rimasta buia perché i fili erano stati rubati dai ladri di rame. Ora la luce c'è, ma la struttura è abbandonata, isolata, chi può evita di prendere il treno dopo il tramonto. Sesso in strada: nella zona di “Casale rosso” le mamme sono disperate, non sanno più come evitare ai loro bambini di assistere a certe scene anche di giorno. I trans, poi, si accalcano in piazza Pino Pascali, in via Severini e in via Perlasca, fin sotto le finestre della sede del Municipio. Roghi tossici: nei campi rom si brucia di tutto e di continuo. «Fumi ormai insopportabili - dice Torre - diossina pericolosa che arriva fino a Colli Aniene e che respirano persino i poliziotti dell'Ufficio Immigrazione e della Stradale che le baracche di Salviati ce l'hanno sotto gli occhi». Microcriminalità: furti e scippi sono all'ordine del giorno; sono stati denunciati tentati stupri e aggressioni, «qui dopo una certa ora c'è il coprifuoco». Non basta. Le strade e i marciapiedi sono invasi dalla spazzatura, «per mesi non s'è visto uno spazzino» e pattuglie di rovistatori sono in azione a tutte le ore. Il contenuto dei cassonetti viene svuotato, nessuno lo rimette a posto. «Ormai non ci sembra più di vivere nel nostro quartiere».