GLI OBIETTIVI
Il target dell'amministrazione comunale era stato fissato a inizio dello scorso anno: 21 milioni in più da mettere in bilancio, dal capitolo violazioni al Codice della strada, con l'obiettivo dichiarato di snellire la circolazione nelle strade della Capitale e quello, implicito, di dare ossigeno alle esangui casse del Campidoglio. Ma tre multe su quattro restano incastrate tra ritardi amministrativi, notifiche difficili o impossibili, ricorsi a prefetto o giudice di pace, insolvenza o semplice noncuranza degli automobilisti multati che, spesso, hanno ben poca voglia di pagare.
I BILANCI
Da tanti anni, infatti, il dato delle entrate dovute alle sanzioni stradali è fortemente sovrastimato, e serve spesso solo a far quadrare artificiosamente i conti dei vari bilanci comunali. Nei conti del Campidoglio, anno dopo anno, si è così accumulata una voragine da 7.919.695.421 euro di crediti non riscossi per tributi locali e altre entrate, secondo le cifre inserite nell'ultimo documento unico di programmazione (Dup) dalla giunta di Virginia Raggi. Di questi soldi mancanti nelle casse comunali, oltre 1,6 miliardi sono dovuti proprio alle multe arretrate non pagate.
LO SCENARIO
Eppure, Palazzo Senatorio continua a puntare su questa voce di entrate, partendo dalla repressione dell'eccesso di velocità, per la quale il Comune prevede di acquistare nuovi autovelox da distribuire ai vari gruppi della polizia locale. Secondo il bilancio di previsione 2018 dell'amministrazione capitolina, infatti, da chi non rispetta i limiti sulle strade di Roma l'amministrazione si aspetta di incassare in tutto l'anno almeno 15 milioni di euro: 5 in più rispetto a quelli previsti nel 2017.
L'AUMENTO
Nel dettaglio, l'idea è di ottenere in quest'anno solare un incremento del 50 per cento di multe con gli autovelox, più 21,5 per cento di verbali staccati per violazione del codice della strada e dei divieti comunali, più 11 per cento di contravvenzioni dagli ausiliari del traffico. Con questi fondi il Campidoglio punta a finanziare la manutenzione delle strade (3,5 milioni), la segnaletica orizzontale e verticale (1,4 milioni) e l'illuminazione pubblica (4,5). La parte del leone, anche in questo caso, la faranno le apparecchiature elettroniche: dagli autovelox agli etilometri, dallo street control agli smartphone.
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