Roma, moschea a passo d'uomo: spunta il limite a 10 all'ora

(foto Toiati)
di Alessia Marani
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Martedì 13 Giugno 2017, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 14:49

Si scende e si va a piedi. Perché andare in auto a dieci chilometri all'ora è veramente difficile, a meno che non si è bloccati in un ingorgo. Ma in viale della Moschea tra Monte Antenne e la Tangenziale Est i segnali parlano chiaro: limite di velocità ridotto a 10 km/h, in altri punti a 30.

A dire il vero qualcuno si domanda pure se per caso non siano stati messi per regolare la velocità sulla vicina pista ciclabile, ma il codice della strada non lascia spazi a dubbi: i segnali verticali, nuovi di zecca, sono stati messi sul lato destro della carreggiata, se sei al volante devi (o almeno dovresti) rispettarli. La segnaletica è piazzata lungo tutta la strada fino alla piscina del Circolo Aniene. Perché? 

LE MOTIVAZIONI
Perché da tempo il manto stradale è diventato pericoloso, l'asfalto è rovinato e costellato di buche e soprattutto per le moto e motorini le probabilità di perdere il controllo e cadere viaggiando a velocità sostenuta aumentano. Come è avvenuto all'inizio del mese a uno scooterista di 40 anni, Angelo Chiovini, che si è andato a scontrare contro una Fiat Multipla all'altezza del civico 564. I vigili urbani hanno più volte segnalato l'emergenza a Municipio e Dipartimento ed ecco allora la decisione. Inevitabile a detta degli uffici. Ma un conto è andare piano (e giustamente), un altro è dovere rispettare regole paradossali. Proviamoci in un giorno di traffico normale a stare un'ora in auto per percorrere dieci chilometri... 

LA RABBIA
«Non ci sono i soldi per sistemare la strada? - si arrabbia un residente - E allora che fa il Comune? Pretende che andiamo a piedi o quasi. Invece di fare i lavori si mettono questi segnali assurdi, a trenta, addirittura a dieci. Ci sentiamo presi in giro». Era già successo per le consolari, l'Aurelia e la Salaria, e sulla via Cristoforo Colombo: tutti a trenta all'ora. Sulla fettuccia che collega il Centro di Roma a Ostia il limite massimo oscilla tra i 30 e i 50, nonostante si tratti di una strada che per buoni dieci chilometri è a doppia carreggiata, ciascuna a tre corsie. 

I colombonauti - così si chiamano tra loro gli habitué della strada, migliaia di pendolari ogni giorno - hanno promosso una raccolta di firme per chiedere il ripristino dei vecchi limiti (a 60 e a 80 km/h). Ma in attesa di interventi di manutenzione straordinaria, che riguardano soprattutto la cura dei pini che con le loro radici rigonfiano e spaccano l'asfalto, la situazione non cambierà. Occhio all'autovelox. 

A BREVE I LAVORIGian Paolo Giovannelli, assessore ai Lavori Pubblici del II Municipio, spiega: «L'alternativa sarebbe stata chiudere la strada che è, però, un importante snodo di collegamento per Roma Nord. Di qui la decisione dei vigili. La notizia buona è che si tratta, fortunatamente, solo di una misura provvisoria perché nel frattempo come Municipio siamo riusciti a reperire i fondi necessari per i lavori». 

Non un gioco da ragazzi, è necessario quasi un milione di euro. «Soldi che abbiamo recuperato da vecchi oneri concessori non riscossi - aggiunge l'assessore - contiamo di rifare l'asfalto di viale della Moschea tra luglio e agosto». 

alessia.marani@ilmessaggero.it

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