Roma, aggrediscono i militari al grido di "Allah è grande": arrestati due stranieri

Roma, aggrediscono i militari al grido di "Allah è grande": arrestati due stranieri
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Martedì 15 Dicembre 2015, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 10:16
 Inneggiando al Allah si sono scagliati contro i militari di guardia alla Basilica di Santa Maria Maggiore e poi hanno cercato di disarmarli. Due extracomunitari, già colpiti da provvedimento di espulsione ma rimasti in Italia clandestinamente, sono stati arrestati dalla polizia a Roma ieri.

L'allarme è scattato in serata quando i due, un palestinese e un tunisino rispettivamente di 30 e 40 anni e senza fisa dimora, hanno urlato «Allah è grande» e si sono scagliati contro una pattuglia di militari. Dopo aver inneggiato ad Allah i due hanno insultato i soldati tentando di sottrarre loro i fucili mitragliatori. Non è stato facile per i militari immobilizzarli: i due infatti, nel tentativo di sottrarsi all'arresto, hanno cercato di coinvolgere e far intervenire in loro aiuto, altri stranieri presenti nelle vicinanze della Basilica. Ma gli altri extracomunitari li hanno ignorati. Il tunisino e il palestinese hanno inveito anche contro poliziotti, sia con minacce verbali che fisiche. Un atteggiamento che hanno reiterato anche negli uffici del Commissariato Viminale proferendo frasi contro le forze dell'ordine e l'Europa.

È poi scattato l'arresto con le accuse di resistenza e minacce a pubblico ufficiale, istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.
I due sono stati raggiunti anche da un nuovo decreto di espulsione. Dalle verifiche effettuate dagli investigatori, è emerso che infatti che i due extracomunitari, destinatari di diversi provvedimenti di espulsione, non avevano mai ottemperato a tale ordine. Attualmente sono trattenuti presso un centro di accoglienza di Bari in attesa di essere rimpatriati. Il presidio di militari a Santa Maria Maggiore è stato predisposto nell'ambito dei servizi di sicurezza previsti per tutta la durata del Giubileo. In tutto vengono presidiati circa 150 siti sensibili e vengono impiegati 2250 uomini delle forze armate che supportano il lavoro delle forze dell'ordine.

 
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