Roma, suk sotto l'Altare della Patria tra centurioni, risciò e abusivi

Roma, suk sotto l'Altare della Patria tra centurioni, risciò e abusivi
di Morena Izzo
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Giovedì 11 Gennaio 2018, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 14:33

 

 


Una vera e propria casbah quella di piazza Venezia tra centurioni, risciò, segway e venditori abusivi, in guerra per spartirsi il territorio. Ogni giorno, proprio davanti all'Altare della Patria, va in scena il degrado, con turisti presi d'assalto dagli ambulanti carichi di chincaglieria, posizionati ad ogni angolo e pronti ad infastidire i passanti, costretti a fare lo slalom per evitarli.
Un fenomeno che neanche i controlli frequenti delle forze dell'ordine riescono ad arginare. «Sono organizzati spiega un agente della polizia locale si chiamano tra loro anche al cellulare. C'è un palo che avvisa gli altri della presenza di pattuglie e così scappano, spesso lasciando a terra la merce». Durante i blitz cercano di nascondersi tra i turisti o si infilano di corsa nelle stradine adiacenti a piazza Venezia, confondendosi tra la folla. «Il rischio dice un passante è quello di essere travolti e cadere a terra, mentre tentano la fuga. E' una situazione insostenibile».
 
VARIE ETNIE
Un suk che raccoglie varie etnie dai cittadini del Bangladesh a quelli del Senegal, che tentano di vendere foulard, cappelli, sciarpe e poi le aste per i selfie e power bank, i caricabatteria di emergenza per i cellulari o ancora, ombrelli e rose. «Ti fermano ad ogni passo dice una turista tedesca davvero uno spettacolo triste per una Capitale». A bordo dei coloratissimi segway, invece, tentano di vendere i ticket dei bus turistici di diverse società e molti di loro sono senza autorizzazione. E come se non bastasse occupano la carreggiata sostando sui marciapiedi e rendendo difficoltoso il passaggio dei pedoni. Non solo. I turisti sono costretti ad imbattersi nella giungla dei risciò, con la loro guerra dei prezzi, che varia dai 10 ai 50 euro, in base alla durata del percorso e al numero dei monumenti da vedere. Ma mentre i turisti contrattano il prezzo, vengono avvicinati da altri concorrenti che offrono lo stesso tragitto a prezzi stracciati. E più di una volta è finita in rissa. Così come spesso accade tra i tassisti abusivi. Tra i venditori ambulanti si confondono anche le baby ladre, che ne approfittano dei momenti di distrazione dei passanti alle prese con gli abusivi, per sfilare loro cellulari e portafogli.

Sono numerosi gli arresti effettuati solo a dicembre e la merce sequestrata: circa 200 pezzi di articoli vari ad ogni controllo, a cui hanno fatto seguito sanzioni per oltre 50 mila euro. Oltre 30 i borseggiatori fermati. Mentre 31 ambulanti sono stati sanzionati la scorsa settimana dai carabinieri della compagnia Roma Centro. Controlli a tappeto anche della polizia locale di Roma Capitale, che ha sequestrato anche dei depositi di merce contraffatta. In campo altre forze dell'ordine. A piazza Navona, proprio durante le festività natalizie, era stato vietato l'ingresso ai venditori abusivi, proprio perché non si esclude il rischio che tra loro possa nascondersi una minaccia terroristica.

Il ministro Minniti ha ribadito nelle scorse settimane «l'elevato livello di allerta» nel corso del Comitato nazionale per la sicurezza anche se non ci sono elementi che fanno pesare alla presenza di cellule o gruppi pronti ad entrare in azione. E il Comitato si è espresso in maniera favorevole riguardo alla proroga dell'operazione strade sicure, che vede in campo oltre 7 mila militari.

 

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