Roma, centurioni all'Altare della Patria dopo Mattarella: divieti scaduti. Il Comune si dimentica di rinnovarli

Roma, centurioni all'Altare della Patria dopo Mattarella: divieti scaduti. Il Comune si dimentica di rinnovarli
di Laura Larcan
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Domenica 5 Novembre 2017, 12:04
Che sia stata la festa delle Forze Armate a richiamare l'ultima legione di finti centurioni? Lo spirito patriottico magari avrà contato poco, ieri, per i figuranti acchiappa-turisti e spilla-soldi al grido di Ave Sisar (pronuncia inglese de' noantri). Fatto sta che ai piedi del Vittoriano, alla fine della cerimonia con parata di autorità per l'anniversario dell'Unità d'Italia, ecco comparire gli emuli fasulli di Marc'Antonio, pronti e irriducibili a vendere pose in costume ai passanti. La scena va immaginata nel dettaglio. A piazza Venezia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sfila al sacello del Milite Ignoto con le più alte cariche dello Stato, tremila militari, reparti a cavallo, la banda interforze, il volo acrobatico delle Frecce tricolore, e appena la cerimonia si conclude, eccoli entrare in azione. Al lavoro, in un business a pochi metri dalle volanti della polizia.

IL PARADOSSO
Il paradosso del decoro. In fondo, anche per la centuria dal gladio di plastica, ieri era una giornata di festa perche' è scaduta l'ordinanza approvata lo scorso 17 luglio dal Campidoglio (rinforzata ad agosto dalla sentenza del Consiglio di Stato contro i ricorsi) che ne vietava rigorosamente l'attività nelle aree di pregio del centro storico. E dagli uffici amministrativi non è scattata nessuna proroga. Perché? La falla normativa sta, probabilmente, in un errato calcolo dei tempi. Siccome il Comune punta a superare le ordinanze con il nuovo regolamento di polizia urbana (che prevede divieti permanenti ai centurioni), non ha pensato a rinnovare il provvedimento in scadenza. Il problema è che il nuovo regolamento (atteso da settant'anni) deve essere ancora approvato. Insomma, per un pasticcio amministrativo, i finti legionari (abusivi fino a cinque giorni fa) sono tornati ad assediare il Vittoriano, monumento che proprio ieri era l'icona della festa del 4 novembre. Il siparietto è quello rodato, alla luce del sole. Si posizionano sul marciapiede davanti al monumento, nel cuore del via vai di flussi turisti, magari anche a pochi passi da qualche vettura della polizia. E via con la sceneggiata: i modi goliardici per fermare i turisti, l'abbocco della foto ricordo ad offerta libera («non meno di 5 euro»), le pose per la foto souvenir e la trattativa.

IL SUK SELVAGGIO
Una scena che, ieri, faceva pendant con l'assalto degli ambulanti intorno al Vittoriano, spettacolo da suk fuori controllo. Il decoro in queste ore rischia uno scivolone politico: «Sono scadute il 31 ottobre tutte le ordinanze della sindaca: in vigore da luglio scorso sono durate solo tre mesi, oltre ai centurioni, anche il bivacco nelle fontane, antialcol e riscio' - avverte la consigliera del I Munucipio Nathalie Naim esperta di commercio - Eppure queste norme rispondono a una vera e propria emergenza in atto sempre, ogni mese dell'anno, che riguarda il decoro, la sicurezza pubblica, la tutela dei monumenti. L'emergenza va affrontata. C'è bisogno del nuovo regolamento di polizia urbana, pronto da due anni, che giace in un cassetto e basterebbe approvarlo. E si devono mettere in campo i controlli necessari per l'applicazione delle norme».
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