Roma, torture e abusi al centro minori: arrestati tre ospiti che seviziavano i compagni

Roma, torture e abusi al centro minori: arrestati tre ospiti che seviziavano i compagni
di Michela Allegri
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Giovedì 21 Aprile 2016, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 19:20


Minorenni vessati, umiliati, seviziati. Soffocati con lenzuola legate intorno al collo a mo' di cappio. Bruciati sul volto con cicche di sigarette. Costretti a subire abusi sessuali. Sono stati torturati da coetanei che li hanno costretti, per più di un mese, a subire qualsiasi tipo di violenza e angheria. Due le vittime, tre i carnefici. Tutti ospitati in un istituto correttivo per minori sottoposti a misura cautelare. Un centro, in zona Monte Mario, che avrebbe dovuto favorire il recupero dei ragazzi e che invece è diventato il teatro di agghiaccianti soprusi.

Ora, con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, stalking e lesioni aggravate dall'aver commesso il fatto con sevizie, due diciassettenni e un neomaggiorenne sono finiti in manette. L'inchiesta, coordinata dal pm Gaetano Postiglione, è stata condotta in un lampo. Lo scenario che il gip Carlo Caruso traccia nell'ordinanza è allucinante. Le violenze ricordano “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick. I soprusi, quelli dell'atroce “Salò” raccontata da Pier Paolo Pasolini. Il gip descrive «abusi sessuali, angherie caratterizzate da gravità, persistenza, spregio della persona».

Il tutto «in un contesto che avrebbe dovuto offrire opportunità educative. I minori risultano aver subìto traumi gravi sotto ogni profilo. I fatti si sarebbero verificati lungo un ampio arco di tempo, il che pone seri interrogativi sotto il profilo dei doverosi controlli», puntualizza il giudice. Le torture si sono protratte dal 10 marzo al 7 aprile. Finché uno dei minorenni, estenuato e ferito, è finito al pronto soccorso del San Filippo Neri e ha sporto denuncia, dopo la segnalazione effettuata dai medici. Ha raccontato a un'operatrice di essere stato picchiato. Ma la donna gli avrebbe dato del bugiardo. Per il gip, invece, non ci sono dubbi: la denuncia è coerente, le torture documentate nelle cartelle cliniche.

LA STANZA DEGLI ORRORI
E' il 10 marzo quando la prima vittima arriva nell'istituto. Viene subito preso di mira da tre ospiti, in poche ore lo hanno in pugno. Lo minacciano e costringono a subire torture e abusi di ogni genere in una piccola camera. Mentre lo trascinano nella stanza degli orrori lui non oppone resistenza «altrimenti avrebbero usato la forza». Lo scherniscono, colpiscono con pale e bastoni, seviziano con oggetti diversi. Il 3 aprile arriva un nuovo ragazzo. La gang tortura pure lui. Nell'ordinanza si legge di sigarette spente in faccia, sul corpo, sulla lingua. «Una volta mi hanno spruzzato in bocca lo sgrassatore», racconta un minore. Il gip elenca una serie di «raccapriccianti sevizie». E si chiede «come mai non si sia scoperto quanto accadeva». Gli indagati sono «non solo spietati, ma anche astuti». Hanno agito con «crudeltà e mancanza di ogni senso di umana pietà, scientemente». Ora, i due più giovani sono in un istituto penale. Il diciottenne in carcere.