Villa Borghese, bus contro un albero: passeggeri feriti. La sindacalista Quintavalle: «Ho evitato un'auto contromano»

Villa Borghese, bus contro un albero: passeggeri feriti. La sindacalista Quintavalle: «Ho evitato un'auto contromano»
di Laura Bogliolo
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Lunedì 15 Maggio 2017, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 14:51

C'era la sindacalista Micaela Quintavalle alla guida del bus notturno N1 che si è schiantato contro un palo e poi un albero a Villa Borghese. L'incidente è accaduto intorno alle 2 in viale San Paolo del Brasile in direzione piazzale Flaminio. Due passeggeri sono rimasti feriti. Il più grave è un uomo trasportato in codice rosso al policlinico Umberto I che non è in pericolo di vita, l'altra è una donna portata al Santo Spirito in codice verde.

La Quintavalle, alla guida del sindacato Cambiamenti-M410, intervistata dal Messaggero racconta: 
«L'incidente è avvenuto perché c'era un'auto contromano sulla corsia preferenziale, tra l'altro aveva anche una luce spenta e sembrava un motorino, ci sono le telecamere a alcuni testimoni. I vigili mi hanno fatto all'alcol test due volte e è risultato negativo ovviamente». 

E' ancora sconvolta Quintavalle: «Sono entrata su via di San Paolo da Porta Pinciana, ero diretta a piazzale Flaminio, quell'auto era contromano ho cercato di evitarla». Il bus ha preso prima un palo poi un albero. «Il mio volto era una maschera di sangue, l'albero è praticamente entrato dal parabrezza, mi sono subito preoccupata delle condizioni di salute dei passeggeri: un senzatetto completamente ubriaco che non si è accorto di nulla, un ragazzo che conosco di vista, dorme anche lui sui bus, e una donna sotto choc che urlava». Il giovane trasportato in codice rosso al Policlinico Umberto I non è in pericolo di vita. «Mi hanno detto che è un codice rrosso dinamico - spiega Quintavalle che studia medicina - quindi le sue condizioni stanno migliorando». 
 

 

Quintavalle dice che per prima cosa ha pensato «alla salute dei passeggeri, temevo che la donna avesse un polmone perforato da una costola, invece fortunatamente era solo spaventata». La paura è stata tanta. «Non sono neanche riuscita a prendere il numero della targa di quell'auto, ma fortunatamente ci sono le telecamere. Sono dovuta uscire dalla cabina arrampicandomi perché la porta era bloccata. Io sto bene, ho un labbro gonfio, il dolore a un dito. Non sono andata al pronto soccorso, perché odio chi occupa spazio nel servizio pubblico per un codice verde». Nel pomeriggio Quintavalle ha spiegato che l'azienda la farà visitare da un medico. «Devo subito tornare a guidare - conclude - altrimenti mi rimarrà la paura». 

Domenica invece un bus della linea 029 si è incendiato in via di Grottarossa, vicino all'ospedale Sant'Andrea. Si tratta dell'ottavo bus che prende fuoco dall'inizio dell'anno. Mezzi vecchi, scarsa manutenzione e assenza di pezzi di ricambi tra le cause dei roghi. Marzo, in particolare, è stato un mese nefasto. Il 26 un bus della linea 506 ha preso fuoco su via Tuscolana vicino a Vermicino. Il 21 in viale Kennedy a Ciampino è bruciato un bus della linea 515 che aveva compiuto 13 anni: panico e caos traffico. Il 9 fiamme su un bus all’uscita del Raccordo a Castel Giubileo. Rogo su un bus anche in viale della Pineta Sacchetti, tanto che un edificio venne sgomberato. Atac giorni fa aveva fatto sapere: «Gli eventi censiti nei primi due mesi del 2017 sono diminuiti del 50% rispetto al primo bimestre del 2016 e del 40% rispetto ai primi due mesi del 2015».
 
 


 

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