Buche a Roma, irregolare l'80% dei lavori. Tronca: Faremo più controlli

Buche a Roma, irregolare l'80% dei lavori. Tronca: Faremo più controlli
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 20 Marzo 2016, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 14:45


Se le vie di Roma sono ridotte a groviere, un motivo c'è: l'80% dei lavori di manutenzione stradale appaltati dal Campidoglio è stato realizzato in modo irregolare. Asfalto di scarsa qualità che si frantuma al passaggio del primo camion, tombini ricoperti di bitume per errore, capitolati di gara non rispettati dalle ditte che si sono aggiudicate le commesse.
 


A scoperchiare il vaso di Pandora sui lavori scadenti (e che costano al Comune svariati milioni di euro l'anno) è un rapporto chiesto direttamente dal commissario Francesco Paolo Tronca alla task force Controllo Qualità che fa capo al Dipartimento per lo Sviluppo delle infrastrutture e la manutenzione urbana. Questa unità è stata istituita a settembre dello scorso anno con il compito di «verificare che i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade siano fatti rispettando le regole e le norme dei capitolati d'appalto» e si avvale del supporto scientifico di un pool di esperti dell'università La Sapienza.

 
I primi controlli si sono concentrati sul sottofondo stradale, per valutarne la «portanza», vale a dire la capacità della strada appena rifatta di sopportare il peso dei veicoli. E i risultati degli accertamenti, che hanno riguardato circa 90 cantieri, dicono che in 8 casi su 10 l'esecuzione dei lavori non è stata regolare.
Ancora prima di avere letto questi dati, il commissario Tronca ha deciso di aumentare i controlli sui cantieri. Il ragionamento è chiaro: non si possono spendere decine di milioni di euro all'anno per lavori che poi si rivelano inutili o da rifare. Anche perché i fondi a disposizione per le buche sono pochi e le arterie che avrebbero bisogno di un lifting si contano a centinaia, considerando che il Campidoglio da solo è chiamato a gestire la manutenzione su oltre 800 chilometri di grande viabilità (delle strade minori invece si occupano i municipi). Le poche risorse a disposizione, quindi, devono essere impiegate al meglio. Già la giunta Marino aveva iniziato a prevedere, almeno sulla carta, dei meccanismi di verifica sui lavori. Ora però Tronca vuole mettere a sistema i controlli. Avvalendosi anche di strumenti tecnologici di ultima generazione.

GLI STRUMENTI
Ecco perché gli ispettori della manutenzione stradale saranno dotati di un apparecchio elettronico in grado di analizzare la miscela dell'asfalto per capire se i dosaggi sono regolari o se le imprese che si sono aggiudicate l'appalto hanno falsato il composto. La nuova strumentazione aiuterà i tecnici del Simu a velocizzare le verifiche e ad avere i risultati quasi in diretta. Oltre ai test sulla qualità dei lavori, lo staff di Tronca lavora anche per riportare gli appalti delle strade nel solco della legalità procedurale. Missione delicata, dopo lo scandalo delle tangenti su cui indaga la Procura e che ha coinvolto proprio il Dipartimento della manutenzione urbana. Il commissario ha deciso di potenziare i sistemi di controllo sia interni che esterni ed è in arrivo anche una revisione del regolamento sugli scavi, già annunciato in commissione Antimafia.

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