Il raid è scattato intorno alle due di notte e si è consumato sotto gli occhi della gente atterrita: alla banda sono bastati pochi minuti per colpire e dileguarsi indisturbata. «Sono arrivati all'improvviso, erano in cinque. Io e la mia fidanzata ci siamo allontanati, per non rimanere invischiati» ha raccontato uno dei testimoni. «Avevano i volti coperti ha affermato un altro - e urlavano frasi incomprensibili». La matrice dell'aggressione non avrebbe una connotazione politica nè razzista. Coordinati dal capitano Raffaele Romano, i carabinieri della Compagnia di Trastevere indagano per identificare i responsabili e far luce su quello che, ad oggi, si presenta come un violento regolamento di conti tra bande che si contendono lo spaccio nei paraggi di Ponte Sisto.
Al vaglio, in queste ore, i filmati estrapolati dalle telecamere di videosorveglianza posizionate in zona. Almeno una avrebbe inquadrato l'auto utilizzata dai malviventi: proprietario della vettura, stando a indiscrezioni trapelate, risulta un uomo con una sfilza di precedenti penali. In attesa di smascherare gli aggressori, i militari dell'Arma hanno identificato gli aggrediti, due romani, un colombiano e uno spagnolo. Sentiti dagli investigatori, non hanno saputo spiegare le cause del raid, né hanno indicato nomi e volti degli aggressori. Secondo una prima ricostruzione, la banda è saltata fuori all'improvviso, seminando il panico tra le gente. I quattro ragazzi hanno cercato di difendersi, ma sono stramazzati al suolo sotto il peso dei colpi ricevuti. Qualcuno ha riportato vistosissime ferite da taglio sulle braccia, altri contusioni all'altezza del volto. Quando sono giunti in via del Politeama, i carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei presenti ed estrapolato i filmati registrati dall'impianto di videosorveglianza: «Erano maschere di sangue» ha riferito un testimone.
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