Roma, entra in un bar, spara tra i clienti e minaccia il titolare: «Hai messo incinta mia moglie, ti ammazzo»

Roma, entra in un bar, spara tra i clienti e minaccia il titolare: «Hai messo incinta mia moglie, ti ammazzo»
di Marco De Risi e Adelaide Pierucci
3 Minuti di Lettura
Giovedì 7 Luglio 2016, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 01:06

Entra armato in un bar, spara tra i clienti e grida: «Tu hai messo incinta mia moglie». Terrore in via Casal Del Marmo dove un uomo sui 40 anni, che molti dicono di conoscere per il carattere violento, ha aggredito madre e figlio, titolari di un bar della zona.
Sono stati attimi di panico nel bar dove c'erano anche diversi clienti. Alle 17,50 di ieri un quarantenne si è presentato nel locale, gonfio di rabbia e armato di una pistola, che però non ha mostrato subito. Rivolto al barista trentenne, secondo alcuni testimoni presenti nel locale, avrebbe gridato: «Lo so che hai una relazione con lei, tu hai messo incinta mia moglie, lo so, non negare. Non la passerai liscia». E si è precipitato verso il bancone, ha picchiato il barista e lo ha colpito in testa con il calcio della pistola. L'uomo è caduto a terra con una ferita sanguinante al capo. Paura tra i clienti del bar, impietriti davanti all'uomo armato.
Poi c'è stato il fuggi fuggi generale con l'anziana madre che si è messa a gridare cercando di bloccare la furia del quarantenne. Il figlio ha cercato di placare l'aggressore. Secondo le testimonianze, tutte ancora da verificare nel dettaglio, avrebbe detto: «Io non c'entro nulla, non ho una storia con tua moglie, non la conosco, hai sbagliato persona». Parole al vento. L'uomo, che secondo i testimoni viene descritto sui 40 anni, avrebbe continuato a insultare il barista e lo avrebbe colpito con un paio di cazzotti al volto. Poi se l'è presa con l'anziana madre che è stata spintonata e, dallo choc, si è sentita male.
 
L'ALLARME
L'aggressore poi è scappato dal locale sparando un altro colpo in aria. Immediatamente è stato dato l'allarme al 113, sul posto sono arrivati i poliziotti delle Volanti. Nel bar sono state trovate tracce di sangue, un bossolo all'interno e un altro all'esterno, gli agenti si sono subito resi conto che si trattava di bossoli di una pistola scacciacani. Gli agenti non hanno trovato la vittima nel locale. La madre ha spiegato che, terrorizzato, era andato in ospedale, al San Filippo Neri, dove è stato poi medicato e dimesso con una prognosi di guarigione di 12 giorni. Anche la madre è stata soccorsa dall'ambulanza giunta sul posto.

I MOTIVI
Per capire le reali motivazioni dell'aggressione sono in corso indagini da parte del Commissariato Primavalle. L'aggressore sui 40 anni non è stato ancora identificato e già in serata gli agenti di polizia hanno acquisito le immagini delle telecamere che sono nei pressi del bar e possono essere utili alle indagini. Si cerca il volto dell'aggressore. E centrali saranno anche le testimonianze che verranno raccolte anche oggi tra i clienti del bar e verrà risentita la madre per capire se ci sono altri dettagli sull'aggressione.
Sul posto anche la Scientifica che ha repertato i bossoli, rilevato diverse impronte digitali, capelli e altro materiale trovato sul bancone.