Giunta Raggi, dai trasporti ai rifiuti: l'Authority boccia i servizi di Roma

Giunta Raggi, dai trasporti ai rifiuti: l'Authority boccia i servizi di Roma
di Giuseppe Gioffreda
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Martedì 12 Dicembre 2017, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 15:23

Pollice verso per raccolta rifiuti, pulizia della città e trasporto pubblico. Rating positivo per gli asili nido. Valutazione in calo ma sopra la sufficienza per la cura del verde. Giudizio in discesa ma comunque alto per le attività culturali, stabile e positivo su illuminazione pubblica e acqua. È la fotografia sullo stato di salute del funzionamento della macchina Roma Capitale che restituisce la relazione annuale dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali. Un dossier che passa al setaccio l'intero sistema dei servizi offerti dalle 22 società partecipate dal Comune e che, anche attraverso il voto assegnato dai romani, mette a nudo le principali criticità che condizionano la qualità della vita nell'Urbe. «I dati degli ultimi diciotto mesi documentano purtroppo una tendenza negativa», documenta il presidente, Carlo Sgandurra.
È l'igiene urbana la nota più dolente tra le note dolenti che emergono dal dossier. Il trend negativo del giudizio non conosce sosta negli ultimi anni. Raccolta rifiuti: il voto assegnato dai romani nel 2017 è stato 3,7 in calo dal 4,2 del 2016. Spazzamento e lavaggio strade: 3,2 in pagella, contro il 3,3 dello scorso anno. «La città è meno pulita» e «i cittadini vedono e giudicano i cassonetti stracolmi di immondizia ai bordi delle strade», registra l'authority. Impasse che deriva dalla «debolezza dell'impiantistica» e dalla «scarsa autonomia nelle fasi conclusive del ciclo che espone la città a problemi e disservizi». Con buona pace di pulizia e decoro.

GLI AMBITI
Discorso simile per la mobilità. I romani nel 2017 hanno espresso un voto al di sotto della sufficienza sull'intero comparto del trasporto pubblico. Il servizio di bus e tram ottiene un 4,3 in pagella. E da due anni il giudizio negativo ha interessato anche la metropolitana (5,7 nel 2017) e per la prima volta i taxi (5,9). Sotto la sufficienza anche le strisce blu (4,9). I motivi? «Drastico calo degli investimenti in Atac», età media di bus e tram che aumenta con conseguente aumento di guasti e corse perse, nonché «disfunzioni organizzative» come la mancanza di personale sulle metro che ha fatto sfumare quasi una corsa su tre. Note stonate anche dal verde pubblico: valutato appena sopra la sufficienza, secondo l'agenzia «il patrimonio non sempre è stato curato e gestito adeguatamente». Il settore paga la diminuzione di risorse finanziarie. Il servizio idrico integrato, invece, «è tra quelli che riscuotono il maggior apprezzamento da parte dei cittadini».

Il voto che i romani hanno dato ai servizi culturali resta alto, ma è sceso dal 7,6 del 2016 al 7,2 del 2017. Il punteggio più alto è stato assegnato al Palaexpo, (7,6), seguito da Auditorium (7,5), Musei Comunali (7,3), Biblioteche (6,9) e Bioparco (6,8). Infine gli asili nido (voto 6,2). L'authority riconosce un'offerta «di buona qualità» e «a costi inferiori rispetto a quelli della media nazionale», pur nel contesto di un aumento tariffario. «Conoscere per agire è il motto con cui l'agenzia ha impostato il suo nuovo metodo di lavoro - conclude Sgandurra - L'unico antidoto all'ottusità improduttiva di certe scelte politico-amministrative, è la conoscenza concreta delle criticità, la loro analisi indipendente e trasparente».
 

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