Roma, servizi, crollo Capitale: i romani bocciano rifiuti, autobus e taxi

Roma, servizi, crollo Capitale: i romani bocciano rifiuti, autobus e taxi
di Mauro Evangelisti
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Martedì 12 Dicembre 2017, 07:47
Male raccolta dei rifiuti e trasporto pubblico, in calo il giudizio sull'offerta culturale. Il voto dei romani sui servizi pubblici a Roma è sempre più basso e continua a diminuire. Lo conferma l'indagine annuale dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali presentata ieri. La prima che prende in esame un anno, il 2017, in cui il governo della capitale è sempre stato a trazione M5S. La sindaca Virginia Raggi era assente, era al funerale di Lando Fiorini. La ricerca è stata illustrata dal presidente dell'Authority, Carlo Sgandurra, in un evento al quale hanno partecipato l'assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, e il presidente del Consiglio comunale, Marcello De Vito, che ha commentato: «Questa amministrazione sta lavorando per migliorare i servizi ai cittadini e terrà conto dei risultati di questa indagine per intervenire sulle criticità». Ha precisato Sgandurra, spiegando che sono stati esaminati i servizi offerti da 22 società pubbliche: «Dalla qualità dei servizi pubblici locali dipende la qualità della vita di quattro milioni di cittadini».

ANALISI
Rivediamo nel dettaglio perché i romani bocciano i servizi pubblici di Roma nel 2017. Sul fronte dei rifiuti il giudizio è sferzante: sulla raccolta il gradimento si era avvicinato alla sufficienza nel 2009 e nel 2012, poi c'è stato il crollo, fino ad arrivare al picco negativo del 2017, con un voto di 3,7 (su una scala da 1 a 10). «L'estensione della raccolta porta a porta e l'aumento della percentuale di raccolta differenziata non hanno avuto effetti positivi sul voto attribuito dai romani al servizio, che anzi è andato progressivamente calando». Lo stesso vale per la pulizia delle strade. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, voti sotto la sufficienza per bus e tram (4,3), metropolitana (5,7) e i taxi (5,9). Giudizio negativo anche sulla gestione delle strisce blu (4.9). Si legge nella relazione: «La percezione sembra rispecchiare l'andamento dell'offerta di trasporto pubblico locale che ha visto ridurre il servizio di superficie di quasi 28 milioni di vetture-km (dal 2006 al 2016), ovvero più dell'intero servizio erogato nella città di Genova. Il drastico calo degli investimenti effettuati in Atac (- 66% del 2009) ha provocato poi l'aumento dell'età media dei veicoli di superficie e, congiuntamente alla riduzione delle risorse destinate alla manutenzione (-20% dal 2009), ha causato anche l'aumento dei guasti che hanno interessato nel 2016 il 36% dei mezzi (tale percentuale era l'8% nel 2007)». Sul fronte dell'offerta culturale, che dovrebbe essere il punto di forza di una città come Roma, nel 2017 i cittadini hanno registrato un peggioramento: il voto è sceso dal 7,6 del 2016 al 7,2 del 2017. Il punteggio più alto è stato assegnato al Palaexpo (7,6), seguito dall'Auditorium (7,5), dai Musei Comunali (7,3), dalle biblioteche comunali (6,9) e dal Bioparco (6,8). Va tutto male? No, aumenta il rating degli asili nido. Duri i commenti della minoranza. Fabrizio Ghera, Fdi: «Il giudizio dei romani è sempre più negativo, i 5 Stelle si confermano dilettanti». Valeria Baglio, Pd: «Questa maggioranza non ha fatto assolutamente nulla per migliorare i servizi».
 
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