IL PUGNO E LA FUGA
Per tutto questo tempo il ragazzo che lo ha aggredito pensava di farla franca. Un identikit però lo ha inchiodato. E’ un ventiduenne veneto, F.F., con precedenti per stupefacenti e guida in stato di ebbrezza, che spesso raggiungeva Trieste per andare a trovare la fidanzata. Proprio ciò che è accaduto quella notte di metà ottobre con la città in festa per la Barcolana, la storica regata che si svolge nel golfo. Erano le due e mezza ma le strade erano ancora affollate e Alessio, terminato il turno in pizzeria, chiacchierava con gli amici davanti a un locale di Riva Grumula. Quando si è accorto di aver finito le sigarette, è andato al distributore automatico di un tabaccaio vicino. E lì incrocia F.F. con la fidanzata. Forse un apprezzamento o qualche parola di troppo, stando alla ricostruzione degli inquirenti, e il giovane veneto reagisce come una furia. Gli sferra un pugno in pieno volto, Alessio cade all’indietro, sbatte la testa e sviene. F.F. non ha un attimo di esitazione e insieme alla fidanzata scappa, dileguandosi rapidamente nel buio.
FUORI PERICOLO
Vicchi viene soccorso da alcuni passanti, l’ambulanza lo porta in ospedale e qui dritto in terapia intensiva.
Il referto segnalava due emorragie intracraniche nella regione occipitale e viene sottoposto a intervento chirurgico. Oggi Alessio è fuori pericolo, ma ventisette giorni di coma richiedono lunghe terapie riabilitative. Intanto le indagini hanno stretto il cerchio attorno al giovane veneto. Sequestrando e visionando tutte le telecamere della zona, gli investigatori hanno tracciato il percorso di F.F. Mentre con le testimonianze di alcuni presenti sono state ricostruite le fasi dell’aggressione e acquisita la sua descrizione, che ha permesso di tracciarne l’identikit. Il ragazzo, che a quanto trapela ha fatto alcune ammissioni, è accusato di lesioni gravissime con una pena prevista fino a dodici anni di reclusione.
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