Roma, al via i saldi invernali: intensificata sicurezza antiterrorismo in outlet e centri commerciali

Roma, al via i saldi invernali: intensificata sicurezza antiterrorismo in outlet e centri commerciali
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 4 Gennaio 2016, 13:44 - Ultimo aggiornamento: 20:36

Ai nastri di partenza i saldi invernali 2015: nella Capitale si inizia domani con le svendite di stagione che proseguiranno, per sei settimane, fino al prossimo 15 febbraio. E le associazioni di categoria – dalla Confesercenti alla Cna passando per la Federmoda Roma e Lazio - tracciano le prime previsioni: le promozioni partiranno già con ribassi compresi tra il -20% e il -30% mentre il 42% dei romani approfitterà dei saldi per acquistare, in questi giorni, almeno un capo di abbigliamento o un paio di scarpe. I negozianti, dal canto loro, sono tuttavia divisi. In precario equilibrio tra la voglia di riscattare una stagione natalizia deludente che, nonostante le promozioni applicate fuori legge e senza nessun controllo, non ha portato al rilancio dei consumi tanto atteso e la paura di incorrere in un altro flop.

LA SICUREZZA
Tra le poche certezze, di questa stagione in partenza, ci sarà tuttavia l’aumento della sicurezza con specifiche misure antiterrorismo varate proprio oggi nell’ambito del Comitato pubblico per la sicurezza dal questore di Roma, Nicolò D’Angelo. Il piano, denominato “shopping sicuro” e coordinato dal Prefetto, Franco Gabrielli, pur in assenza di minacce specifiche, prevederà presìdi delle forze dell’ordine negli outlet di Castel Romano e Valmontone, nonché nei centri commerciali e nelle vie dello shopping capitolino attraverso una task force della polizia o dei carabinieri con un camper che fungerà da base d'appoggio e pattuglie appiedate che garantiranno un piu' capillare presidio del territorio. Il piano contemplerà, inoltre, uno specifico focus informativo che sarà curato dalla Digos e l'ulteriore intensificazione dei controlli sulle metropolitane e sulle autostrade.

LE PREVISIONI
Tornando invece alle previsioni, «I saldi invernali – spiega il presidente della Confesercenti, Valter Giammaria – cadono ancora in un momento di estrema difficoltà ma possono comunque rappresentare una occasione di recupero per l’impresa diffusa». «Anche questa volta – prosegue Giammaria –  abbiamo, purtroppo, assistito al caos più completo che ha preceduto la partenza ufficiale delle svendite con tantissime attività che, in spregio del rispetto delle regole, hanno effettuato sconti nel periodo inibito, cioè i 30 giorni precedenti al 5 gennaio, non solo per mezzo di messaggi ma anche esponendo platealmente in vetrina percentuali di sconto». Ciononostante, a tenere banco, almeno per il momento, è la speranza. Tutte le principali associazioni di categoria confidano in una ripresa. «Lo scorso anno i saldi invernali, nonostante la crisi e le promozioni applicate già a dicembre – puntualizza il presidente della Federmoda, Massimiliano De Toma – chiusero la stagione con un +4,9%, ora ci aspettiamo, se non un aumento analogo, almeno una crescita del 3%». Analoga previsione anche per la Cna Commercio: «Le vendite sotto il periodo natalizio – aggiunge la presidente, Giovanna Marchese Bellaroto – non sono andate bene, molte persone pur in presenza delle promozioni irregolari non hanno comunque acquistato ma si sono solo soffermate a guardare e scegliere». «È verosimile credere – conclude – che in questi giorni possano decidere di comprare».

LA SPESA
Per quanto riguarda la spesa destinata agli acquisti le associazioni hanno elaborato un plafond che va dai 100 ai 150 euro pro-capite, mentre per i settori, ad avere la meglio sarà ancora una volta l’abbigliamento per il 94%, le calzature (72%), l’intimo (35%), e l'oggettivistica, tra cui il tessile, per la casa (25%).

A soffrire, invece, il settore della pelletteria - per lo più legata agli accessori come borse e cinture - e quello della pellicceria.

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