Roma, avvocato con maxi-reddito vive nella casa popolare al Colosseo: stanato un altro furbetto

Roma, avvocato con maxi-reddito vive nella casa popolare al Colosseo: stanato un altro furbetto
di Maria Lombardi
3 Minuti di Lettura
Sabato 25 Novembre 2017, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 19:17

Ricco, affermato professionista, scroccone. Guadagna settecentomila euro l'anno e vive in una casa del Comune, non un casa qualsiasi. L'appartamento che dovrebbe andare a chi ha bisogno e lui occupa senza averne alcuno si trova in una posizione invidiabile, il Colosseo è lì vicino. Paga appena 174 euro al mese, quando potrebbe permettersi l'affitto di un attico da sogno con il reddito che ha. Il facoltoso avvocato di via Labicana è uno dei tanti finti poveri, persone che si ritrovano ad abitare in alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica) pur avendo una barca di soldi. Ecco l'ultimo caso della «scroccopoli» romana (copyright della sindaca, con tanto di hashtag). «Abusivi di lusso», li chiama la Raggi e sono ancora troppi, dice, «gli appartamenti di pregio con canoni di affitto sottostimati o comunque lontani dal valore di mercato. Tutto ciò non è più accettabile».

L'APPELLO
Il Comune ha preso di mira tutti gli inquilini che occupano irregolarmente alloggi del Comune, a cominciare da chi ha altre proprietà o alti guadagni. L'altro giorno ha dovuto rinunciare alla casa di 100 metri quadrati in via dell'Arco di Parma una signora che aveva ereditato 18 proprietà. Presto dovrà sloggiare un altro inquilino con 90mila euro di reddito e un appartamento del Comune con vista su San Pietro. «Abbiamo trovato circa duemila abusivi - scrive la sindaca su Fb - numeri da capogiro se pensiamo alle graduatorie e a chi attende addirittura dal 2000 un appartamento, frutto dell'incuria di decenni».
Chi non ha i requisiti, lasci la casa in modo che possa andare a chi non ce l'ha. All'appello, racconta la Raggi, ha risposto «una persona con un reddito di 50mila euro, occupante da oltre 30 anni». Non è il solo. Ieri mattina si è presentato negli uffici dell'Usdpa (unità di supporto presso il dipartimento delle politiche abitative) un frate con un paio di chiavi. «Sono di un signore di 60 anni che è morto due giorni fa - ha raccontato ai vigili - Viveva in una casa popolare al Prenestino, mi ha raccomandato di restituirvi le chiavi in modo che l'appartamento possa andare a chi ne ha bisogno». Il Campidoglio ha intenzione di usare le maniere forti nei confronti degli abusivi. Se non lasceranno le case saranno denunciati.
Il Comune chiede inoltre la riconsegna dell'ippodromo Capannelle. «La concessione è scaduta un anno fa ed è stata notificata la richiesta a riconsegnare l'impianto entro 180 giorni, non è uno sfratto ma le conseguenze normali a seguito di concessione scaduta», spiega l'assessore capitolino allo Sport Daniele Frongia.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA