Lazio, nuove ambulanze per il 118 dalla Regione

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti
di Fabio Rossi
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Lunedì 25 Luglio 2016, 22:13 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 19:28

Venti ambulanze per il 118, nuovi laboratori per l’ospedale Sandro Pertini: doppia inaugurazione, ieri mattina, per la sanità romana. Nicola Zingaretti e il direttore generale dell’Ares 118, Maria Paola Corradi, hanno consegnato le prime ambulanze del bando finanziato con 7 milioni di euro dalla Regione per rinnovare il parco delle auto aziendali, ormai vetusto e con troppi chilometri percorsi. Un bando che l’Ares 118 ha dovuto spacchettare in dieci diversi lotti, per permettere l’acquisto di tutte le 86 ambulanze: altre 22 vetture andranno su strada entro Ferragosto. Per la fine di novembre, quindi, entreranno in servizio le restanti 44 ambulanze.

 
Le consegne dei mezzi sono state scaglionate, per dare modo ai tecnici di Ares 118 di effettuare i collaudi, al fine di verificarne la rispondenza alle vigenti normative nazionali ed europee. «I nuovi mezzi sono moderni e dotati di tutte le attrezzature necessarie per gli interventi in urgenza e per assistere i pazienti durante il trasporto. E andranno, a mano a mano, a sostituire il vecchio parco macchine aziendale», spiega la Corradi. «Dopo 9 anni arrivano anche le nuove ambulanze - sottolinea il presidente della Regione - Fino a oggi circolavano mezzi fatiscenti, vecchi e con vecchie tecnologie e solo grazie all’impegno degli operatori si riusciva a fornire un servizio di qualità: anche questa pagina brutta della Regione Lazio si chiude e dimostriamo che cambiare si può».

Zingaretti ha poi inaugurato il laboratorio di Microbiologia e Immunologia del Pertini, parte del primo Hub della rete di laboratori specialistici. Ad accogliere il governatore c’era il commissario straordinario della Asl Roma 2, Flori Degrassi. L’opera è stata finanziata dalla Regione con 15 milioni di euro, di cui 2.888.000 per i lavori che interessano i 2.200 metri quadrati della struttura. L’intervento è in linea con l’ampio e innovativo processo di riorganizzazione dei laboratori regionali sulla base del modello “hub & spoke”, che prevede la centralizzazione nel laboratorio di esami di complessità media o alta o a bassa richiesta (definiti hub) e allo stesso tempo il mantenimento di esami di base nei laboratori (spoke). 

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