Ragazzini drogati e abusati, pedofilo arrestato in flagrante

Ragazzini drogati e abusati, pedofilo arrestato in flagrante
di Marco De Risi
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Sabato 23 Gennaio 2016, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 14:20
Un orco. Un uomo capace di violentare i bambini e renderli dipendenti offrendo loro la droga per poi mettere i filmati dell'orrore su Internet. Un mondo agghiacciante è quello scoperto, dopo due mesi d'indagini, dalla squadra mobile che ha messo le manette ad un pluripregiudicato palermitano di 39 anni che ora deve rispondere di violenza sessuale su minori, spaccio di droga, e detenzione di materiale pedopornografico. Il mostro è stato ripreso, intercettato, sepolto sotto un macigno di prove. Il maniaco ha abusato di un bambino di 12 anni, di un tredicenne e di un ragazzino di 17 ma la tragica lista potrebbe aumentare.

La ”stanza della vernici”, era chiamato così il nascondiglio dove avvenivano le violenze in un palazzone popolare tra Roma e Ostia. Un locale vuoto, protetto da porte di ferro, dove si entrava attraverso un foro in una parete e dove c'erano dei fusti di vernice. La squadra mobile stava monitorando il palermitano per altri reati. Dalle intercettazioni si è appreso che il pregiudicato era un uomo pericolosissimo proprio per queste sue perversioni. Gli agenti l'hanno pedinato ed hanno scoperto la ”stanza delle vernici”, quella a cui lui si riferiva parlando al cellulare con le vittime.

 

LE TELECAMERE
Sono state messe delle telecamere nascoste in modo che gli investigatori hanno potuto fare irruzione prima che il mostro abusasse per l'ennesima volta del bambino di dodici anni. Un arresto in flagranza di reato schiacciante, è stata sequestrata anche la droga: strisce di cocaina collocate su un barile di vernice. Poi le vittime sono state ascoltate in un'audizione protetta: ascoltati da una psicologa, seguendo tutte le procedure per le quali il racconto del minore diventa una prova da fare valere al processo. L'orco regalava alle sue vittime ”mini car”, indumenti costosi, telefonini. Non solo: l'uomo riprendeva la sue violenze per poi commercializzarle su Internet. La Mobile ha sequestrato computer e cellulari che saranno analizzati dalla polizia postale. Ma dai racconti inequivocabili delle vittime non vi sarebbero dubbi sulla produzione di filmati delle violenze.

Non è stato facile per gli agenti della Mobile scoprire la stanza degli orrori. Il maniaco usava un cellulare per pochi giorni, poi cambiava apparecchio e scheda telefonica. Gli agenti hanno lavorato giorno e notte: come ombre hanno sempre seguito il mostro fino a localizzare la ”stanza delle vernici” dove hanno preparato la trappola. Sono state piazzate telecamere. Ecco che al primo tentativo di violenza, i poliziotti hanno fatto irruzione nella stanza mettendo il maniaco in condizioni di non nuocere più. I genitori delle vittime, appresa la storia del maniaco, sono stati calmati dagli agenti. Un padre ha iniziato ad urlare «voglio farmi giustizia da solo. Quel bastardo lo voglio fra le mie mani».