Pontina, trappola di fuoco: strade chiuse e auto in fuga

(Foto di Mino Ippoliti)
di Marco De Risi e Maria Lombardi
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Martedì 19 Luglio 2016, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 11:30

Il fuoco corre velocissimo e come un'onda investe i guard-rail. Le fiamme rotolano sulle sterpaglie divorandole e si fermano sull'asfalto, la strada vuota è quasi invisibile dietro a una barriera di fumo che arriva fino al cielo e lo colora. Un vigile del fuoco trascina la pompa più vicino che può e quasi scompare nella nube soffocante. Gli automobilisti bloccati da ore guardano da lontano le nuvole nere e gli elicotteri che scaricano acqua. Davanti c'è il fuoco, dietro una fila interminabile di macchine e loro in mezzo, prigionieri dell'inferno sulla Pontina. «Non ce la facciamo più, c'è da impazzire», un signore su un'Audi diretto a Terracina poggia la testa sul volante e quasi piange, è fermo da 4 ore. Sono le 13,30 circa quando viene dato l'allarme incendio, all'inizio tre focolai che poi diventano una decina, il vento li alimenta e li trasforma in un rogo enorme. La Pontina è avvolta dal fumo, all'altezza del chilometro 24, viene bloccata in tutti e due i sensi di marcia intorno alle 15. A notte fonda i vigili erano ancora al lavoro e la strada, tra Pomezia e Castel Romano, era chiusa, perché bisognava togliere gli scheletri degli alberi inceneriti e pericolanti. Disagi ci saranno di sicuro anche oggi.

 
LE FILE
Ieri paralisi totale in tutta la zona sud, lunghissime file di macchine su via Pratica di Mare che in quel tratto corre parallela alla Pontina. Non si cammina su via di Trigoria, completamente bloccata la Laurentina. L'ingorgo arriva fino all'Eur, nessuno riesce ad uscire da Roma per dirigersi verso il litorale e nessuno riesce ad entrare in città. Solo colonne di macchine lunghe quasi venti chilometri, alle 18 la fila cominciava dal Serafico e arrivava a Castel Romano, tra disperazione, rabbia e malori. C'è anche chi ha imboccato strade contromano pur di uscire dall'ingorgo. «Andate via, andate via. Liberate subito il piazzale». Dietro il cartello gigante del parco divertimenti Cinecittà World, una nube nerissima sprigiona fuoco e fa paura. Il set di Ben Hur rischia di essere divorato dalle fiamme che arrivano a ridosso della struttura, momenti di panico fino a che i vigili non riescono a fermare il fuoco. I vigili urbani corrono sul piazzale di Castel Romano, dove c'è un'uscita secondaria del parco, per avvisare gli automobilisti del pericolo. «Sta arrivando l'incendio, andate via!». Ci sono macchine e camion in sosta lì perché non sanno dove andare. «Siamo stati fermi sulla Pontina per quattro ore, dalle due alle sei», si sfoga un operaio che dovrebbe tornare a Latina e non ci riesce. «Poi abbiamo provato a fare la Laurentina e ci hanno bloccato pure qui. Diteci adesso dove possiamo andare? Tornare a Roma? Io non mi muovo da qui anche se è pericoloso, non me ne frega niente».

L'incendio è divampato intorno alle 13.30 in tre punti diversi devastando centinaia di ettari di uliveto, campi incolti e zone alberate, ma i focolai sono ben presto diventati una decina. Uno lambisce anche i campi del centro sportivo di Trigoria. A fuoco tantissimi alberi di ulivo, alcuni residenti anziani e disabili si sentono male dopo aver respirato il fumo. Le fiamme toccano anche la zona di via Nettunense, al chilometro quattro, e una parte della frazione di Pavona fino al confine con Albano. Al lavoro per ore e ore un centinaio di operatori tra vigili del fuoco, protezione civile e tre elicotteri antincendio. Sono state evacuate diverse case che sono state sfiorate dalle fiamme e dal fumo che hanno invaso la via Nettunense. L'intervento dei vigili è reso ancora più complicato dalle segnalazioni che continuano ad arrivare senza sosta: roghi da Ardea a Tor Carbone.

Sulle strade è il caos. La Pontina viene chiusa poco dopo le 15. Le squadre dei vigili che arrivano per fermare l'avanzare dell'incendio si ritrovano davanti a una barriera di fuoco. Stop alla circolazione in tutti e due i sensi di marcia, tra Monte d'Oro fino a Castel Romano. Il traffico impazzisce, gli automobilisti fermi sotto al sole del primo pomeriggio non possono andare avanti e nemmeno tornare indietro. Vedono da lontano il fumo, sono ostaggi dell'incendio che non si riesce a domare.

LA RABBIA
«Nessuno si è fatto vedere con un poco d'acqua, qui ci trovano tutti disidratati», si dispera qualcuno. «È una vergogna, sono rimasto quattro ore bloccato sulla Pontina e nessuno che ci dava indicazioni e ci diceva che potevano fare. Questa strada è uno schifo, una vergogna», un camionista che la percorre tutti i giorni è esasperato. Non c'è la carreggiata d'emergenza - ha denunciato la polizia stradale in un rapporto all'Anas - e non viene tagliata la vegetazione lungo l'asfalto ed ecco che al primo incendio le fiamme invadono al strada. «Qui stiamo bruciando in macchina», si sfoga una ragazza sui social, «nessuno che ci dà informazioni e assistenza». In coda sulla Pontina paralizzata c'è anche Max Giusti che twitta «via Pontina bloccata dalle 15 - quando scrive è fermo da circa tre ore - incastrato ci sono anche io».

Sulle strade alternative la stessa barriera di auto ferme. Tutto il traffico della Pontina viene deviato su via Pratica di Mare, su una sola corsia. Presto è paralisi pure lì. «Stiamo venendo da quella strada, tutto fermo», inutile provare a imboccare via di Trigoria, lo stesso ingorgo. «È una follia, dovevano chiudere la Pontina molto prima, perché ci fanno arrivare fino a qui se poi restiamo incastrati», al cellulare la cronaca infernale di un impiegato diretto ad Anzio da sei ore fermo in strada.

Sul caos della Pontina sarà presentata un'interrogazione parlamentare. «Poteva e doveva essere almeno in parte evitato. Nonostante l'emergenza fosse già conclamata da ore, non c'è stata una tempestiva chiusura dei sensi di marcia per evitare che gli automobilisti continuassero ad imboccare questa arteria e rimanere bloccati per ore sotto il sole», commenta il deputato Federico Fauttilli, capogruppo di Democrazia Solidale - Centro Democratico in Commissione Trasporti di Montecitorio.
Arriva la notte e la Pontina brucia ancora.

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