Roma nord contro Roma sud, la guerra a colpi di sfottò, apericena e kebab

Roma nord contro Roma sud, la guerra a colpi di sfottò, apericena e kebab
di Veronica Cursi
3 Minuti di Lettura
Domenica 23 Ottobre 2016, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 09:35

Come si diceva nei film western di una volta: «Questa città è troppo piccola per tutti e due». E Roma, anche se immensa, sembra decisamente troppo piccola per ospitare due mondi - diversi per modi, stili vita, persino slang - che da secoli si contendono la Città Eterna. La ricca, snobbissima e rifatta Roma Nord da una parte. E la chiassosa, verace, tatuata Roma Sud dall'altra. L'eterna sfida. A raccontarla in questi giorni è una web serie, Romolo e July: ritratto della romanità in salsa shakespeariana, diretta dall'esordiente Michele Bertini e interpretata tra gli altri da Massimo Ciavarro. La serie è diventata nell'ultima settimana un fenomeno da milioni di click. Segreto del successo è lo scontro tutto da ridere tra nord e sud, dalle origini fino al Ratto delle parioline, il Sacco della Luiss, la breccia di Corso Francia. E nei giorni nostri si sfidano per il predominio della Capitale due famiglie: i Copulati (Roma Nord), «antica e nobile famiglia di palazzinari» e i Montacchi (Roma Sud), «scaltri mercanti del trasporto su ruota». «Non sono mai stato più a Nord della curva Sud», ammette il coattissimo protagonista prima di intraprendere il suo viaggio verso i lidi sconosciuti del Nord. E c'è da credergli.

DUE CITTÀ
Perché a Roma esistono due città dentro la città che un po' per gioco, un po' per identità, faticano a mischiarsi e a confondersi. Solo una fiction? Non proprio. La rivalità scherzosa tra Roma Nord e Roma Sud esiste davvero. E va avanti da generazioni. Da prima che nascessero le microcar e gli smartphone, quando in discoteca ci si andava il pomeriggio e le ragazze portavano spalline e permanente. Ci sono luoghi diventate roccaforti dei pariolini come piazza Euclide prima, Cavour e Milvio poi, scontri epici su cosa bere, Moscow Mule contro Peroni, o come vestirsi, doppio taglio o risvoltino ai pantaloni.
Ci sono idiomi che identificano certi gruppi, top, adoro, scialla, accanna, ti piscio. Persino il clima - dicono i territorialisti più convinti - è diverso. «Per arrivare a Monte Mario ci vogliono le catene», scherzano i suddisti più convinti. «Il laghetto dell'Eur? E' la nostra California». Il mare per quelli di Roma sud è solo a Ostia, Fregene è un tradimento. Finger food? Meglio un panino dal kebabbaro. Se vivi a Roma Nord invece è tutta un'altra storia: all'Eur ci si va in gita per i concerti, la Garbatella è una fiction tv, i mezzi pubblici sono qualcosa di cui hai sentito parlare una volta e il borsello a tracolla un accessorio che si può concepire solo in un film horror. La città ha confini chiarissimi: Vigna Clara, Flaminio, Prati, Parioli, Fleming, Cassia. Trastevere e Testaccio sono territori stranieri.

DIVISIONI
Il resto? E' profondo Sud. I licei sono quelli internazionali e come nei college Usa ci si veste in divisa per identificare la scuola di appartenenza. E in questa netta divisione si inseriscono le terre di mezzo, quelli che vorrei ma non posso. Nati a Spinaceto che si dichiarano di Roma Sud e quelli che da Vetralla si spacciano per Roma Nord. Una guerra, quella tra pariolini e sudisti, che esiste da sempre. Ma che dovrebbe combattersi sempre e solo a colpi di risate.