Uccide la moglie e si suicida, sul diario on line le foto dei tempi felici

Uccide la moglie e si suicida, sul diario on line le foto dei tempi felici
di Giulio Mancini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 2 Marzo 2016, 08:18

Una storia d'amore durata oltre quarant'anni, vissuta nella gioia e nella scoperta del mondo attraverso i viaggi, annegata nel sangue. Una fine tragica bruciata nella follia di un uomo malato che, in un incomprensibile estremo gesto di egoismo, ha voluto portare con sè la sua metà d'esistenza. Era una coppia innamoratissima ed affiatata quella tra Gisella, sulla soglia dei 59 anni, e Carlo, di 65. Una vita vissuta insieme, mano nella mano, con 39 anni di matrimonio alle spalle. Una passione che non si era spenta nel tempo, tanto che allo scoccare della mezzanotte dell'ultimo San Valentino lei, sul suo diario online, aveva voluto regalare al marito e a tutti gli amici la foto di loro abbracciati, scattata in una vacanza in Sicilia, nell'anno in cui si erano sposati. «E' assurdo, non riesco a spiegarmelo - annota disperata Debora - Li ho sempre ammirati come persone e come coppia. Insieme erano fantastici. Quella gioia, quella carica che diffondevano riuscivano a rendere bella ogni cosa». Si erano conosciuti per caso e per un destino comune si erano amai fino all'ultimo respiro. Gisella studentessa di architettura nell'università di Ca' Foscari di Venezia, Carlo arruolato nell'Aeronautica Militare nel 1971 e compagno di corso ”Marte III” dell'attuale capo di Stato Maggiore, generale Pasquale Preziosa. Lei appassionata e qualificata istruttrice di Jazzercise ma anche pittrice sensibile e fantasiosa, lui responsabile fino al giorno del congedo dei corsi dell'accademia aeronautica di Pozzuoli.
 

IN GIRO PER IL MONDO
Tanti viaggi insieme ovunque nel mondo, in India, negli Stati Uniti, in Giappone. Un rapporto idilliaco, splendido, nel quale la mancanza di figli veniva compensata da innumerevoli interessi comuni. Come quello per il volo, ad esempio: i piloti delle Frecce Tricolori erano di casa nel villino della famiglia Revetria. Un'esistenza felice fino alla prima grande prova della vita quando qualche anno fa a Carlo scoprono un mieloma, un tumore di quelli che lasciano poche speranze. A diagnosticarlo un parente primario oncologo del colonnello. I trattamenti e l'amore di Gisella fanno il miracolo e il colonnello guarisce, tornando in forma al punto che riesce a recuperare l'abilitazione al volo e all'insegnamento sugli aerei. Il mese scorso il male, però, si è tornato ad affacciarsi, colpendolo al timo. E oggi avrebbe dovuto riprendere la chemioterapia.

ATTIVI NEL QUARTIERE
Sul diario online e tra i vicini di casa è una processione di bei ricordi, soprattutto nei confronti di Gisella. «Era una ventata di allegria» racconta un'allieva dei suoi corsi alla palestra Eschilo. «Gisella era una splendida istruttrice di Jazzercise, responsabile anche a livello regionale: era una vera celebrità e sprizzava energia positiva da ogni poro» racconta Patrizia. Anna Maria Grazia la ricorda come pittrice: «rammento il suo primo quadro, per il debutto nel mondo dell'arte, era emozionata, vitale, propositiva e umile, come sempre è rimasta». «Sono disperata, dal 2011 il nostro rapporto professionale, ma soprattutto umano e di amicizia, è stato un crescendo: avevamo tanti progetti insieme» osserva Regina. E Giusy sottolinea «nel tuo splendido giardino mancherà la tua mano con la quale lo dipingevi di fiori e piante».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA