Meno bus, metro e spazzini: sui servizi lo spettro dei tagli

Meno bus, metro e spazzini: sui servizi lo spettro dei tagli
di Camilla Mozzetti
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Domenica 4 Giugno 2017, 10:24
Da una possibile e ulteriore riduzione delle corse dei bus e dei vagoni della metropolitana fino all'abbattimento degli straordinari per i dipendenti dell'Ama. Potrebbe avere ripercussioni molto serie, il bilancio consolidato che il Campidoglio dovrà approvare entro il prossimo settembre, sulla qualità dei servizi erogati dalle due più grandi aziende partecipate di Roma Capitale. Perché bisognerà armonizzare i conti ma soprattutto chiudere tutti i contenziosi aperti. Attualmente, però, sia l'Atac che l'Ama hanno complessivamente circa 250 milioni di crediti che esigono dal Campidoglio.

Non è da escludere che in vista della manovra entrambe le aziende partecipate saranno costrette a rivedere i crediti che hanno maturato con l'amministrazione capitolina intaccando forse (e non di poco) i propri bilanci. Il risultato finale? Minare ancor di più la qualità dei servizi erogati. E sarebbe un problema non di poco conto, considerato il livello di efficienza che caratterizza oggi i trasporti ma ancor di più la raccolta dei rifiuti dalle strade di molti quartieri, soprattutto in periferia, e la seguente pulizia delle strade.

GLI EFFETTI
Per ora è tutto fermo alle previsioni che tuttavia seguono una loro logica finanziaria. Ecco allora che dal prossimo autunno, con la riapertura di scuole e uffici, proprio la Capitale potrebbe offrire un'immagine diversa di se stessa. E forse peggiore. Già oggi e non sono solo gli utenti dei mezzi costretti ad attraversare la città un po' alla maniera dei dannati danteschi a dirlo l'efficienza dei servizi conta chilometri di asfalto cancellati dai bus, attese estenuanti che oltrepassano in un normale giorno feriale anche i venti minuti, oltre alle strade sporche in tanti quartieri. Partiamo da Atac che potrebbe essere costretta a rivedere corse e chilometri da coprire. Solo nel 2016 l'azienda ha depennato ben 11,3 milioni di chilometri (1,3 milioni in più rispetto all'anno precedente) e questo soprattutto per le corse soppresse dall'amministrazione di Virginia Raggi che lo scorso settembre, nell'ottica di riprogrammare il servizio in base all'effettiva disponibilità dei mezzi, silurò dalle strade 3.800 corse. Non va meglio per la metro che lo scorso anno ha effettuato 796.235 chilometri in meno rispetto al 2015. Solo nel primo semestre del 2017, inoltre, si è aggiunta un'ulteriore riduzione stimabile intorno al 27% dei chilometri di servizio coperti.

I RIFIUTI
Anche l'Ama, verosimilmente con circa mille dipendenti sugli 8 mila in servizio che ogni giorno si assentano per malattia, potrebbe inficiare negativamente il servizio reso alla città. Anche perché nella relazione del governo societario dell'azienda, firmata dall'ex amministratore unico di Ama, Antonella Giglio, prima della sua uscita si leggeva chiaramente che «i flussi di entrata dipendono in maniera determinante dall'incasso dei crediti vantati nei confronti di Roma Capitale». Se dunque, l'azienda sarà costretta, in vista del bilancio consolidato, a rivedere proprio la partita dei crediti, dovrà fare conti con una riduzione economica sulle reali disponibilità. Non è da escludere che le ore di straordinario necessarie per garantire la pulizia di Roma e la raccolta dei rifiuti già ridotte di un milione di ore l'anno saranno ulteriormente riviste. Con quali forze, allora, si potrà garantire la reale e continua pulizia di Roma se la stessa raccolta differenziata, che l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari sogna di portare al 70%, non ha ancora superato il 43%?.