Era il marzo del 2013 quando, in occasione delle feste di Pasqua, le mamme e le nonne dell’istituto romano Marymount, creative, fantasiose e consapevoli, avevano organizzato, come da tradizione, il Bazar nella grande sala del Beziers Hall, un mercatino colorato di uova di cioccolata per raccogliere fondi da inviare alle missioni delle suore del Sacro Cuore di Maria in Mozambico. E come si legge sul sito dell’istituto, proprio in concomitanza con quell’iniziativa, la Marymount aveva aperto le porte ad alcuni insegnanti della scuola dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, per celebrare il Nawruz, ovvero la festa per l’arrivo del nuovo anno, che ricorre il 21 marzo e coincide con l’equinozio di primavera.
Per omaggiare gli ospiti, favorire la conoscenza e l’incontro tra tradizioni e ideali, era stata imbandita una tavola con tovaglia rossa, il Corano, la bandiera iraniana, una ciotola di acqua, candele accese simbolo di luce, uno specchio, le uova colorate, due pesciolini rossi, la mela, chicchi di lenticchie germogliati e leccornie con dolcetti tipici del Paese persiano.