«Tutti i nomi che sono usciti sono sciocchezze - sottolinea Orfini - Noi non abbiamo nemmeno cominciato a discutere dei temi programmatici, figuriamoci di eventuali rimpasti, che non decide il Pd ma eventualmente il sindaco di Roma: sta a lui stabilire se la squadra va innovata o meno».
Orfini, che sottolinea che «non c'è alcuna preoccupazione per quello che sta accadendo» in Campidoglio, si rivolge poi a Nieri: «Voglio ringraziarlo per il lavoro fatto e per il modo in cui ha aiutato la città in questi mesi e anni complicati. Il suo gesto dimostra ancora una volta la sua statura di uomo».
«Ora siamo in attesa del giudizio di Alfano sull'eventuale scioglimento del Comune - prosegue Orfini - Se dirà, come speriamo, che si può andare avanti, apriremo una rapida discussione, insieme a Sel e agli altri, su come far ripartire la città e rendere incisiva l'azione amministrativa nel percorso già delineato. Attendiamo solo il giudizio di Alfano e poi ci riuniremo».
Quanto al rischio che le dimissioni di Nieri possano aprire tensioni con Sel, Orfini lo esclude: «Non ci sono tensioni con Sel.
Come Nieri ha ribadito è una sua scelta personale, che non ha nulla a che fare con i rapporti tra il Pd e Sel, che sono e restano buoni. Sel ha posto temi programmatici importanti su cui è importante discutere insieme».
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