Omicidio Varani, i dubbi da chiarire: si cerca il telefonino della vittima

Omicidio Varani, i dubbi da chiarire: si cerca il telefonino della vittima
di Adelaide Pierucci e Paola Vuolo
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Domenica 13 Marzo 2016, 09:35

Ci sono ancora dei vuoti intorno all'orrore del massacro del Collatino. Per gli inquirenti non è ancora del tutto spiegato il sangue del decimo piano di via Igino Giordani. Contrastano le versioni di Manuel Foffo e di Marco Prato, accusati dell'omicidio di Luca Varani, e forse alcuni dei testimoni ascoltati fino ad oggi non dicono tutta la verità.


LE IMPRONTE
Luca Varani è morto per le sevizie. Dissanguato dai tagli alla gola, dalle martellate in testa e da una coltellata al petto che gli ha perforato il polmone. Foffo e Prato si accusano a vicenda, confessano lo sballo, ma ognuno dice che a uccidere Luca è stato l'altro. I risultati della scientifica chiariranno a chi appartengono le impronte sul coltello e sul martello.
L'omicidio è avvenuto venerdì scorso, nell'appartamento di Manuel Foffo. Dopo la mattanza Prato e Foffo si addormentano, la mattina dopo Foffo chiede degli stracci per pulire alla madre, che abita al piano di sotto. Ma c'è troppo sangue, gli stracci non bastano, i due decidono di lasciare l'appartamento. Foffo dice che si costituirà, Prato che si toglierà la vita. Gli inquirenti stanno cercando di scoprire se i due, prima di separarsi abbiano chiamato qualcuno. Un amico a cui potrebbero avere chiesto aiuto, che magari è entrato anche nell'appartamento e ha visto il cadavere di Luca, ma che poi si è rifiutato di aiutarli. È solo un'ipotesi investigativa, ma gli inquirenti stanno analizzando le celle telefoniche della zona per scoprire quante persone sono entrate nell'appartamento al Collatino. Nei due giorni precedenti l'omicidio Foffo e Marco sono stati chiusi in casa a imbottirsi di cocaina, alcol e psicofarmaci. Nell'appartamento sono entrati altri amici, Alex e Giacomo, Riccardo, un cameriere che lavora nel ristorante della famiglia Foffo e sembra due pony di un takeaway della zona.
 
I TESTIMONI
I carabinieri hanno ascoltato i loro racconti, che descrivono lo sballo della cocaina, e Marco Prato che si aggirava vestito da donna. Ma c'è un'altra testimone che i carabinieri della compagnia di piazza Dante stanno cercando. Una ragazza bionda che la mattina di venerdì scorso era con Luca Varani sul trenino che dalla Sorta porta a via Ostiense. Era con lui quando sono arrivate le telefonate e gli sms di Marco Prato che lo invitavano nell'appartamento di via Giordani. Gli inquirenti non sono convinti che Luca abbia accettato solo per i 120 euro che gli sarebbero stati promessi. La ragazza bionda potrebbe chiarire quest'altro aspetto della storia, fino ad oggi in caserma è andata solo una biondina a dire «quella mattina ho visto Luca, ma ci siamo soltanto salutati». Due le ipotesi, o questa bionda non è la stessa che si trovava con Luca mentre lui era al telefono con Prato - come ha testimoniato un ragazzo che era sul treno - oppure la bionda non vuole problemi e mente. I carabinieri faranno un confronto con l'altro testimone del treno e cercano il telefonino di Luca, scomparso insieme ai suoi vestiti. Gli inquirenti stanno cercando anche di capire se Foffo aveva un profilo facebook che è stato cancellato dopo l'omicidio, e se in passato Foffo e Prato siano stati coinvolti in altre storie di sballo. Ieri è stato risentito anche Alex.
 
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