«Sarà dura la vita per i numerosi parcheggiatori abusivi che pullulano nei parcheggi del lungomare» cominciava così il grido di battaglia del comandante del gruppo Roma X Mare, Antonio Di Maggio, che venerdì mattina, insieme con gli agenti del Gruppo SPE, aveva capeggiato un “rastrellamento” contro i guardiamacchine della Litoranea. Domenica, invece, gli abusivi erano al loro posto. E dei vigili urbani neanche l’ombra.
I bagnanti che frequentano Capocotta e la spiaggia libera del Campeggio, in lungomare Vespucci, hanno dovuto pagare come al solito il balzello a chi dietro una “mancia” di due-tre euro “garantisce” assistenza alla sosta. In realtà, si tratta esclusivamente di una “tassa” al limite dell’estorsione che più volte, in passato, carabinieri, Polizia locale e Guardia di Finanza hanno tentato invano di stroncare.
IL venerdì precedente gli agenti, una quindicina in borghese, a bordo di auto-civetta, avevano raggiunto di sorpresa una dozzina di parcheggiatori abusivi. Fermati e accompagnati al comando per identificazione, sono stati sanzionati e rilasciati. E, regolarmente, sono tornati a chiedere soldi ai bagnanti automobilisti.
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