Lande, la Cassazione congela la condanna. I giudici: «Servono altri chiarimento legali»

Lande, la Cassazione congela la condanna. I giudici: «Servono altri chiarimento legali»
di Sara Menafra
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Mercoledì 18 Maggio 2016, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 11:50

Lo ”scudo fiscale” ter è giunto in soccorso a Gianfranco Lande, in Cassazione, e ha evitato, almeno per ora, che divenisse definitiva l'ulteriore condanna del Madoff dei Parioli a quattro anni e sei mesi di reclusione per la bancarotta Egf France da 225 milioni di euro che si sarebbe andata a sommare alla condanna a sette anni di reclusione, divenuta definitiva lo scorso anno per la truffa da 300 milioni ai danni di circa 1700 risparmiatori. Lo scrivono i supremi giudici nella sentenza 20108 depositata in questi giorni e relativa all'udienza svoltasi lo scorso 17 marzo e conclusasi con l'annullamento con rinvio della condanna emessa dalla Corte di Appello di Roma il 15 dicembre del 2014 a carico di Lande, della sua ex compagna Raffaella Raspi e del fratello Andrea nell'ambito del processo per la bancarotta Egf France.


Ad avviso della Cassazione è da mitigare il trattamento sanzionatorio degli imputati se, come sostengono i loro difensori, corrisponde al vero la circostanza che «dall'importo totale di circa 225 milioni di euro complessivamente contestato a titolo di bancarotta fraudolenta per distrazione, devono essere estrapolati i capitali dei clienti Eim scudati, pari a circa 200 milioni di euro». A quanto pare c'è il rischio che, e sarebbe una truffa nella truffa, «gran parte dei ”presunti titoli” gestiti da Egp» si rivelino solo come una «artificiosa creazione di Lande, sicché essendo inesistenti sul piano dell'effettivo valore economico, non possono formare oggetto di distrazione». Per questo la Cassazione ha ordinato alla Corte di Appello di Roma, nell'appello bis di Egp France, di individuare il «”quantum” delle attività distratte, dato, questo, suscettibile di riflettersi anche sul trattamento sanzionatorio». Secondo i giudici di secondo grado, «l'attivazione delle procedure del cosiddetto scudo fiscale ter mediante il trasferimento in Egp Italia delle posizioni dei clienti Eim» - altra scatola cinese della 'galassià societaria costruita da Lande - poteva rappresentare «potenzialmente una opportunità per prendere tempo sulle restituzioni dovute ai clienti di Eim, titolari di portafogli praticamente illiquidi».
 
Ritiene la Cassazione che deve essere ben quantificato «il tema del valore delle attività confluite in Egp a seguito delle operazioni di scudo fiscale». Lande e compagni potrebbero beneficiarne se si scopre che era tutta una stessa ”partita di giro” che si autoalimentava a vuoto. In appello, con la sentenza emessa il 15 dicembre del 2014 dalla Corte di Appello di Roma, era stata ridotta a un anno e otto mesi la pena inflitta in primo grado ai Raspi, inizialmente pari a due anni di carcere. Quello dell'Egp France è uno dei capitoli dell'inchiesta aperta anni fa a carico di Lande. La costola principale, quella sulla megatruffa da 300 milioni di euro ai danni di gran parte dei circa 1700 investitori del suo portafoglio clienti, tra i quali numerosi vip, attratti dalla prospettiva di guadagni.