La truffa sugli immobili destinati ai non vedenti: nel mirino 700 abitazioni

La truffa sugli immobili destinati ai non vedenti: nel mirino 700 abitazioni
di Mauro Evangelisti
4 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Febbraio 2016, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 08:25

Basta un cifra per comprendere i contorni di un altro scandalo tutto romano catalogabile alla voce sprechi sulle case di proprietà pubblica: 5 milioni di euro di morosità, soldi mai incassati e che in parte verranno persi. Un patrimonio immobiliare di 200 milioni (ma secondo alcuni la cifra realistica è 700) è una fonte di soldi persi e non di profitti. Stiamo parlando dell'Ipab-Centro per assistenza ai ciechi Sant'Alessio. Non c'è niente da fare, a Roma la gestione del patrimonio pubblico si trasforma sempre in un buco nero, in cui per decenni le case sono andate non a chi ne aveva bisogno, ma a chi conosceva le giuste scorciatoie. Centinaia di lasciti, con una finalità benefica, sono finiti nell'enorme calderone degli sprechi. Sintesi: non c'è solo la bomba delle case affittate dal Comune a 7,5 euro. E' sufficiente spostarsi nella galassia degli Ipab (istituti di pubblica assistenza e beneficenza) e fermarsi al Centro regionale Sant'Alessio per l'assistenza ai non vedenti, per capire che la maledizione è senza fine. Ora tutto sarà assegnato a un fondo, un Sgr (società di gestione del risparmio) per arrivare a una valorizzazione del patrimonio.

Nel secolo scorso questo Ipab ha accumulato un patrimonio immobiliare invidiabile grazie alle disposizione ereditarie e alle donazioni di chi pensava di aiutare così i più sfortunati. Ci sono appartamenti in via Margutta, compresa la casa dove fu girata Vacanze romane; c'è perfino una tenuta immensa in provincia di Siena - 820 ettari e sessanta casali - assegnata tredici anni fa a una società con sede a Fiumicino (la Clovis International Srl) che in teoria dovrebbe pagare 285 mila euro all'anno. Rivelarono con una interrogazione i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Porrello e Barillari: «Quell'importo è stato ritenuto dalla procura regionale della Corte dei conti esiguo e sproporzionato e comunque determinato senza alcuna istruttoria, dovrebbe essere di almeno 2 milioni di euro. Eppure, nonostante questo, risulta agli atti che la società concessionaria non paga nemmeno il canone». Amedeo Piva, presidente dell'Ipab Sant'Alessio, conferma: «Abbiamo attivato la procedure di pignoramento, la situazione va risolta». Ma la tenuta di Siena - che secondo una perizia di dieci anni fa varrebbe almeno 50 milioni di euro - è solo la punta dell'iceberg della situazione di sbando di gestione degli immobili sparsi a Roma. Da sapere: l'Ipab ha debiti per quasi 20 milioni di euro, dovrebbe usare il patrimonio per assistere i non vedenti, ogni anno riceve fondi dalla Regione per questo servizio, ma nella lista dei morosi - degli inquilini che non pagano il canone - si scopre che neppure il 10 per cento ha quel tipo di disabilità, gli altri sono normali inquilini che in zone prestigiose del centro storico hanno pagato i soliti affitti da cento euro al mese. «Ora, mano a mano che scadono i contratti, stiamo aggiornando i canoni. E ci sono le gare per le assegnazioni degli appartamenti che si liberano».

POLITICI
Però anche questo passaggio, che in teoria doveva spazzare via i privilegi ottenuti dai politici in passato, ha provocato un altro caso clamoroso: la famosa casa di Vacanze Romane quattro anni fa fu assegnata a 5.100 euro al mese a Franco Fiorito, capogruppo regionale Pdl poi travolto dall'inchiesta sulle spese pazze dei gruppi consiliari. Ma all'Ipab precisano: poiché non pagava l'affitto, è stato sfrattato. Altro contenzioso in corso con rappresentanti della classe dirigente romana è quello con Alfredo Antoniozzi, assessore comunale alla Casa con Alemanno.

Aveva poco più di 90 metri quadrati in piazza Campitelli, pagava 2.700 euro al mese, ma poi ha sospeso i pagamenti perché contestava l'aumento e da allora è nato un braccio di ferro con l'ente. «Ma non è vero che l'accordo per la rateizzazione sta andando bene - rivela Piva - poiché a noi risulta che diverse rate non sono state pagate». Più in generale nella montagna di crediti (affitti mai pagati)che probabilmente in buona parte Ipab non vedrà più (c'è chi ipotizza che almeno un milioni di euro sono inesigibili), c'è di tutto e soprattutto ci sono decine di appartamenti, anche in centro, che invece di essere assegnati a non vedenti (o quanto meno invece di dare liquidità per aiutare chi ha bisogno) restano disabitati. Via Dandolo: 180 mila euro, via Margutta oltre 100 mila, via Gregorio VII 95 mila per fare alcuni esempi.