Gugliotta scarcerato: «Sono felice»
Poliziotto indagato per lesioni volontarie

Stefano Gugliotta rilasciato (foto Simone Schiavon - Toiati)
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Mercoledì 12 Maggio 2010, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 22:53
ROMA (12 maggio) - E' uscito dal carcere in serata Stefano Gulgliotta: la scarcerazione stata disposta dal gip Aldo Morgigni. Il ragazzo era stato pestato dalla polizia e arrestato mercoled scorso dopo la finale di Coppa Italia, Inter-Roma. Alla base della decisione del magistrato la mancanza delle esigenze cautelari, fermo restando la sussistenza del reato di resistenza a pubblico ufficiale.



«Sono felice» queste le prime parole di Gugliotta quando ha saputo della sua scarcerazione disposta dal Gip oggi pomeriggio. A riferirlo il senatore dell'Idv Stefano Pedica che era in quel momento con il giovane. «Rispetto a questa mattina - ha aggiunto Pedica - era molto più euforico. Sapeva che non era più una frase di circostanza ma la realtà. Prima di uscire si è tolto un dente che gli avevano messo qui in carcere ed ha detto: "ora andrò a farmi curare da un dentista vero". È euforico. Immaginate un ragazzo che è uscito dopo sette giorni di carcere». Ha lasciato il carcere ed è entrato subito in auto tra le urla degli amici: «Dai Stefano sei il più grande»



La procura aveva anche iscritto nel registro degli indagati il poliziotto che ha sferrato un pugno a Gugliotta. Per il poliziotto l'accusa è di lesioni volontarie aggravate dal fatto che è un pubblico ufficiale. Al momento sono al vaglio degli inquirenti le posizioni degli altri poliziotti ascoltati ieri dal pm. Sulla richiesta del Procuratore aggiunto, Pietro Saviotti e del sostituto Francesco Polino si pronuncerà il gip Aldo Morgigni. Il ministro Vito ha annunciato che se verranno accertate responsabilità delle forze dell'ordine il Viminale si costituirà parte civile.



«Il video è stato quanto mai utile per accertare i fatti: è apprezzabile che ci sia stato un numero consistente di persone che si sono dette pronte a testimoniare coraggiosamente realizzando e consegnando i filmanti». Lo ha affermato il legale di Gugliotta.



Stafano aveva cominciato lo sciopero della fame. «Non ce la faccio più. Da oggi non voglio più mangiare nè bere». Sono queste le parole che Stefano Gugliotta ha detto questa mattina a suo padre. Prima della scarcerazione la madre aveva raccontato: «Stefano è nervoso, ha dei tic e si sta facendo dare delle gocce per poter dormire. Non sa cosa sta succedendo, è confuso e molto, molto provato».



In un'intervista a L'Avvenire il ministro degli interni Roberto Maroni, commentando la vicenda-Gugliotta, ha detto: «La storia della Polizia è la storia di chi ha saputo colpire anche al proprio interno chi sbagliava. È stato sempre così. E lo sarà ancora, ma guai a correre. C'è un'inchiesta interna che nel giro di pochi giorni arriverà a conclusioni: se qualcuno ha sbagliato pagherà duramente. Ma domenica la Polizia ha seguito ottanta eventi sportivi, ha controllato 13mila ultras. C'è un episodio da chiarire e sarà chiarito ma un tempo c'era chi strillava poliziotto basco nero, il tuo posto al cimitero. Io - conclude Maroni - quel clima non voglio più respirarlo».



Vito: Viminale parte civile se accertate responsabilità. «Qualora venissero accertate al termine dell'indagine responsabilità penali nei confronti di uno o più appartenenti alle forze dell'ordine il ministero dell'Interno si costituirà parte civile». Lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, nel corso del question time. «Il Governo auspica una rapida conclusione degli accertamenti, ma tenuto conto che la responsabilità penale è personale, sono da evitare processi sommari e attacchi indiscriminati alle forze dell'ordine che svolgono quotidianamente il difficile compito della gestione dell'ordine pubblico con professionalità e sacrificio».



Poliziotto in servizio da 15 anni. È un poliziotto del Reparto Mobile in servizio da circa 15 anni, l'agente indagato per lesioni volontarie in seguito all'arresto di Stefano Gugliotta avvenuto la sera della finale di Coppa Italia, Inter-Roma. È quanto si apprende da fonti di polizia. L'agente è considerato dai colleghi «una persona tranquilla». Al momento né lui né gli altri tre agenti dello stesso reparto, ascoltati ieri in Procura, sarebbero stati sospesi dal servizio.



Soddisfatto il Pd della scarcerazione. Il Pd, per bocca del presidente forum Sicurezza, Emanuele Fiano e Sandro Favi, responsabile Carceri, ha commentato con soddisfazione la scarcerazione. «La magistratura - hanno affermato - ha evitato l'inspiegabile protrarsi della detenzione del ragazzo. Ora ci auguriamo che vengano accertate quanto più velocemente possibile le eventuali responsabilità penali, anche per evitare il ripetersi di episodi del genere in futuro».




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