Falsifica tracciato per nascondere errore, sotto accusa ginecologo dei vip, tra i quali anche la moglie di Totti

Falsifica tracciato per nascondere errore, sotto accusa ginecologo dei vip, tra i quali anche la moglie di Totti
di Michela Allegri
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Domenica 22 Giugno 2014, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 12:09
​Tra i ginecologi della Capitale, Carlo Figliolini di certo uno dei pi quotati.

Il suo nome è addirittura rimbalzato sul web e sui quotidiani per avere assistito Ilary Blasi come specialista di fiducia durante la sua seconda gravidanza. Ora, però, il medico è finito sotto processo con l'accusa di falso: è stato rinviato a giudizio dal gip Ezio Damizia, su richiesta del pm Elena Neri.



Secondo il magistrato, il medico avrebbe manipolato il tracciato relativo al monitoraggio cardiotocografico di una paziente in travaglio, sostituendo parte dell'originale con tracciati appartenenti ad altre partorienti e da cui emergeva una «situazione di assoluto benessere fetale». In realtà, la donna stava conducendo una gravidanza a rischio e, infatti, aveva dato alla luce una bimba affetta da una grave malformazione. A detta degli inquirenti, i problemi della neonata sarebbero la conseguenza di una patologia non diagnosticata tempestivamente durante la fase del parto. Figliolini, originariamente, era accusato anche di lesioni colpose, ma non ne dovrà rispondere a processo. Ha scelto, infatti, di risarcire la paziente difesa dall'avvocato Francesco Montali e, facendo fondo alla sua polizza personale, ha pagato 1 milione e 300 mila euro. Per quanto riguarda l'imputazione di falso, invece, il dibattimento inizierà nel novembre del prossimo anno.



LA DENUNCIA

A denunciare il dottor Figliolini è stata una giovane mamma, che lo aveva scelto come medico di fiducia durante le fasi del parto. Ma andiamo con ordine. E' il 14 luglio del 2009, la paziente viene ricoverata in pieno travaglio. Lo stesso giorno, la donna dà alla luce una bambina affetta da tetraparesi spastica, epilessia sintomatica e microcefalia. Figliolini, quindi, viene denunciato. Il pm Elena Neri apre un'inchiesta e procede per lesioni colpose.



Secondo il magistrato, il dottore non avrebbe diagnosticato lo stato di sofferenza presentato dal feto e, di conseguenza, non avrebbe disposto una terapia adeguata per evitare la grave forma di ipossia determinatasi nella nascitura. Dalle indagini, però, emerge anche un altro dettaglio: come si legge negli atti della Procura, il medico avrebbe anche falsificato il tracciato relativo al monitoraggio cardiotocografico della paziente, sostituendo parte dell'originale con tracciati appartenenti ad altre gestanti e che mostravano una situazione di assoluta normalità. Il caso, poi, finisce di fronte al gip e Figliolini viene rinviato a giudizio.



IL DIFENSORE

E' rappresentato dall'avvocato Vania Cirese, che è certa di dimostrare a dibattimento l'innocenza del suo assistito. «Non è ravvisabile alcuna responsabilità del sanitario, ma per motivi di sensibilità è stata risarcita la paziente e c'è stata remissione di querela - ha dichiarato la penalista - si dibatterà solo in merito all'accusa di falso, che è un'ipotesi kafkiana». Secondo la difesa, infatti, «il dottore non era deputato a recuperare il cartaceo del tracciato: quel compito spettava all'ostetrica che, inavvertitamente e in buona fede, potrebbe avere inserito la registrazione di un'altra gestante nella cartella clinica della paziente».
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