Fiumicino, dopo il blocco del "Ponte 2 Giugno" interdetti il sollevamento e la risalita del fiume

Fiumicino, dopo il blocco del "Ponte 2 Giugno" interdetti il sollevamento e la risalita del fiume
di Giulio Mancini
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Martedì 23 Agosto 2016, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 19:59
Stop alle aperture del Ponte 2 Giugno di Fiumicino: fino a che i motori non saranno riparati,  le imbarcazioni non potranno transitare lungo la Fossa Traianea sotto il viadotto. E' la decisione assunta dal Comune di Fiumicino dopo il blocco della struttura in posizione alzata che dalle 19,00 di lunedì 22 agosto fino a notte fonda ha limitato severamente la mobilità tra Isola Sacra e la sponda di ponente del Tevere.

“Dopo l’ennesimo incidente avvenuto lunedì sera durante le manovre di movimentazione del Ponte Due Giugno, a causa di un guasto alle parti meccaniche della struttura, che ha bloccato la circolazione per alcune ore - dichiara l’assessore ai lavori Pubblici, Angelo Caroccia - questa mattina (martedì 23 agosto) il dirigente dell’area Lavori Pubblici ha firmato un’ordinanza che impone il fermo alle manovre di alzata del ponte a partire da oggi fino al ripristino delle normali funzioni. Per far sì che la società appaltatrice possa effettuare le necessarie riparazioni, occorre infatti che l’impalcato rimanga appoggiato a quota stradale, fino all’eliminazione del problema riscontrato. Si è dunque deciso, durante questo periodo, di privilegiare il traffico veicolare a quello navale, in attesa delle autorizzazioni del Genio civile regionale per far partire i lavori sul nuovo impalcato”.

Si tratta del blocco delle alzate, finora fissato nelle giornate di lunedì, giovedì, venerdì e sabato alle 9,00 e alle 19,00; la domenica e i festivi, invece, per tre volte, alle 9,00 alle 14,00 e alle 19,00. La Capitaneria di Porto informerà i naviganti del provvedimento che bloccherà di fatto la risalita del Tevere dal porto-canale per un periodo al momento indefinito.

"Sul Ponte Due Giugno siamo stati due anni ad ascoltare gli astrusi piani del sindaco che prima voleva separare le acque del Tevere, poi trapanare il letto del fiume e momentaneamente convogliare le acque in altro modo - dichiarano i conisiglieri dell'opposizione Gonnelli, Poggio e De Vecchis - Poi ancora siamo passati all’altro assurdo piano: l’ampliamento di 30 centimetri dell’attuale carreggiata del ponte alla modica cifra di 1.5 milioni di euro.
Inizio lavori fissato prima a ottobre 2015, poi a dicembre 2015, poi ancora a marzo 2016, per finire a giugno 2016. Manca una settimana a settembre e dopo un anno di annunci e promesse il ponte sta ancora così perché si sono accorti solo ora di non avere i nulla osta propedeutici. Insomma: sono stati capaci di appaltare dei lavori e annunciarli dimenticando il piccolo particolare delle autorizzazioni. Cosa da poco. Questa faciloneria amministrativa continua a produrre uno sperpero continuo di denaro pubblico e disagi sia per gli operatori nautici e sia per i cittadini che si ritroveranno a dover subire i lavori e rimanere senza ponte nel periodo di maggior traffico". "Vorrei ricordare che il Ponte Due Giugno ha 70 anni - è la replica del sindaco, Esterino Montino - Solo con questa Amministrazione ci si è posti il problema di sostituirlo con un nuovo ponte a norma, più largo di circa 1 metro e con un sistema di viabilità intorno completamente diverso da quello esistente, tutto questo in attesa di opere più importanti. Che i lavori fossero urgenti lo si sa già da 15 anni. Peccato che nessuno di coloro che oggi predica per dieci anni se n'è accorto. L'unico interesse c'è stato nello sperperare circa 800 mila euro in pezzi di carta per un progetto di un nuovo e faraonico ponte che mai si realizzerà".

 
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