Pino killer, scattano i sequestri al Servizio Giardini
Prelevati i fascicoli con la storia dell'albero

Pino killer, scattano i sequestri al Servizio Giardini Prelevati i fascicoli con la storia dell'albero
di Adelaide Pierucci
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Giovedì 5 Dicembre 2013, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 10:44

I vigili urbani hanno sequestrato nell'Ufficio Giardini del Comune gli atti che ripercorrono la “storia” dell'albero che domenica crollato sulla Colombo uccidendo un fisioterapista che stava rientrando a casa in moto È in quei fascicoli che la Procura, dopo aver aperto un’inchiesta per omicidio colposo sulla tremenda fine di Gianni Danieli, spera di individuare eventuali responsabilità alla base della tragedia. Lo scopo è accertare se i controlli di routine siano stati eseguiti e se siano state ascoltate le segnalazioni dei tanti automobilisti di passaggio.

Una relazione inviata a Piazzale Clodio dalla Polizia Municipale ha certificato che l'ultimo controllo risaliva al 2009. Un controllo forzato, però, perché un ramo, proprio in quei giorni, più o meno nello stesso tratto, aveva ucciso un scooterista di passaggio, il dermatologo Daniele Innocenzi. A breve potrebbero scattare i primi avvisi di garanzia. Nel mirino i funzionari del Servizio Manutenzione Territorio e Ambiente incaricati non solo di monitorare ma anche di scorgere eventuali emergenze visto che i 46 pini marittimi che costeggiano la Colombo non godono di buona salute e si temono altri crolli.

POOL DI ESPERTI

A scrivere la verità sul caso però sarà un pool di esperti, incaricati ieri pomeriggio dal procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani e dal sostituto Alberto Pioletti, titolari dell'inchiesta, di rispondere con una perizia al quesito chiave: perché l'albero è caduto? Lavoreranno in team un ingegnere meccanico, un agronomo forestale e un meteorologo. Il tenente colonnello dell'Aeronautica Giampaolo Mordacchini darà il suo contributo per ricostruire le condizioni meteo nel momento della disgrazia. L'agronomo Angela Farina, tra i massimi esperti della Forestale, dovrà stabilire se l'albero fosse malato o meno e quindi quali fossero le condizioni di stabilità e il radicamento al suolo. A sua volta l'ingegnere meccanico Giovanni Ricciardi dovrà valutare nel complesso la dinamica della caduta e soprattutto quale fosse la resistenza dei cavi d’acciaio che sembra sostenessero l’albero. È questo il vero giallo. Subito dopo lo schianto è stato trovato nelle vicinanze del tronco un tirante d'acciaio spezzato.

«LESIONI NOTE»

«Da ricerche effettuate su Google Maps - hanno segnalato i legali della famiglia Danieli, Patrizia Ubaldi e Alessia Tupini - risulta che già dall'ottobre 2012 il tirante che avrebbe dovuto tenere quell'albero, evidentemente malmesso, fosse spezzato e arrotolato a un cartellone pubblicitario. Eppure nessuno è intervenuto». La preoccupazione in Comune è forte. Ieri gli operatori del Servizio Giardini, «visto il vento forte dei giorni scorsi», hanno eseguito «una verifica sulle alberature della Colombo». Gli operatori hanno visionato gli alberi e tagliato i rami spezzati e danneggiati. I consulenti di parte che nel 2009 fecero una verifica dello stato delle piante della Colombo dopo la tragedia di Daniele Innocenzi sottolinearono che «sugli altri 45 pini presenti sulla strada, 17 presentavano lesioni del tipo di quella che ha interessato il pino coinvolto nell'incidente e che una quota pari al 40 per cento era stato già interessato da fenomeni di cedimenti, essendo evidenti i monconi residuati da caduta».

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