Tra i rinviati a giudizio anche alcuni dirigenti delle Asl B e C.
La vicenda risale al 2012. Per i Taffo le accuse sono di associazione a delinquere e corruzione, mentre il patron Luciano è accusato anche di abuso di ufficio. I Gramazio sono accusati, invece, di corruzione elettorale e in particolare a Luca Gramazio è contestato di avere ricevuto soldi dai Taffo per la sua campagna elettorale come candidato al consiglio regionale del Lazio nel 2013 e in cambio avrebbe assicurato ai titolari dell'agenzia funebre un contratto con l'Istituto neurotraumatologico italiano per le sedi di Grottaferrata e Canistro.
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