Bilancio a Roma, più incassi dalle multe: giro di vite sugli arretrati

Bilancio a Roma, più incassi dalle multe: giro di vite sugli arretrati
di Fabio Rossi
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Lunedì 28 Novembre 2016, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 11:54
Il Campidoglio punta ancora sulle contravvenzioni stradali. Anzi, nel 2017 prevede di incassare ancora di più da questa voce del capitolo entrate, soprattutto con una maggiore riscossione delle multe arretrate, quelle elevate negli anni passati e ancora non saldate dagli automobilisti. A prevederlo è una delibera propedeutica al bilancio di previsione 2017, già approvata in giunta e adesso in attesa di approdare in assemblea capitolina. L'incasso previsto per il prossimo anno delle contravvenzioni, secondo le cifre inserite nella manovra dall'assessore Andrea Mazzillo, è di 346 milioni di euro e rotti. Un incremento di 21 milioni rispetto ai 325 inseriti dall'ex commissario straordinario Francesco Paolo Tronca nella Finanziaria capitolina dell'anno in corso. Ma l'incremento più vistoso riguarda proprio gli arretrati, ossia i fondi che si presume di ottenere dalle multe ancora non saldate, che passano da 115 a 155 milioni, con un incremento di oltre un terzo rispetto alle previsioni per l'anno in corso.

LA FINTA STANGATA
Previsioni, appunto. perché da diversi anni gli incassi reali dalle multe, quelli cioè effettivamente contabilizzati a fine anno, si discostano non poco dalle previsioni inserite nelle varie manovre, facendo somigliare queste presunte stangate più a un artificio contabile che a un reale giro di vite sul rispetto del Codice della strada. Sul monte complessivo dei verbali staccati ogni anno il Comune riesce ad incassare effettivamente, come spiegava l'ex sub-commissario Pasqualino Castaldi, tra «il 30 e il 35 per cento». Ogni anno, insomma, il Campidoglio riscuote circa 60 milioni dalle nuove contravvenzioni per violazioni di Codice della strada, leggi e regolamenti comunali (arretrati esclusi): ben lontano dai quasi 200 milioni che vengono inseriti mediamente nelle manovre di previsione. A questo punto, per far salire questa fondamentale voce delle entrate, da cui dipendono anche i fondi a disposizione per la sicurezza stradale, il Campidoglio ha deciso di aumentare gli incassi previsti per le multe arretrate: a cui vanno aggiunti anche i 19 milioni che si immagina di ottenere dai verbali arretrati degli ausiliari del traffico dei Comune, dell'Atac e persino della Sita, azienda capitolina chiusa ormai da una decina di anni.

LE PROIEZIONI
Difficile immaginare che uno scenario simile possa concretizzarsi, viste le scarse capacità di riscossione dell'amministrazione capitolina: servirebbe una vera e propria stretta sugli arretrati, da mettere in campo quasi esclusivamente con le (scarse) forze della macchina comunale. A meno che non si voglia varare un nuovo concordato sulle multe, dopo quello portato a termine in passato dalla giunta di Gianni Alemanno, che avrebbe però tempi tecnici molto lunghi. Per il momento, quindi, si tratta di semplici proiezioni delle cifre gonfiate degli anni passati, che però servono a far quadrare (almeno sulla carta) i bilanci capitolini.

LE CIFRE
La mole di provvedimenti da gestire ha peraltro numeri da capogiro: nel 2015 sono stati trattati 1,8 milioni di fascicoli relativi a catalogazione e rendicontazione delle multe; 2.005.514 sono stati gli atti di recapito e archiviazione di verbali notificati via posta fuori Roma; 987.366 quelli di multe notificate nella Capitale dalla polizia municipale. Dei 346 milioni che si prevede di incassare nel 2016, 186 dovrebbero essere reinvestiti in attività collegate alla sicurezza stradale. Così come quasi tutti i 10 milioni che il Comune ritiene di incassare dalle contravvenzioni per eccesso di velocità che saranno elevate con gli autovelox.