Baby squillo ai Parioli, la sorella di uno degli arrestati: «Erano quelle ragazze a cercare mio fratello»

Baby squillo ai Parioli, la sorella di uno degli arrestati: «Erano quelle ragazze a cercare mio fratello»
di Adelaide Pierucci
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Mercoledì 30 Ottobre 2013, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 11:46

Restano in carcere i cinque arrestati coinvolti nel caso delle baby squillo. Il gip Maddalena Cipriani ha emesso la misura cautelare in carcere.

Il commercialista riccardo Sbarra all interrogatorio di garanzia si è avvalso dalla facoltà di non rispondere. I legali Agostino Mazzeo e Piergiorgio Micalizzi, presenteremo istanza al riesame. " Il ruolo del nostro assistito era assolutamente marginale".

I cinque clienti delle due ragazzine che si prostituivano a Roma, già identificati, sono indagati per prostituzione minorile.

I cinque sono stati identificati nel corso dell'indagine.

Intanto la sorella di Mirko Ieni è arrivata a Regina Coeli dove si sono svolti gli interrogatori, per mostrare solidarietà al fratello: "Erano le ragazze che chiamavano Mirko perché gli piacevano i soldi. Non é giusto screditare solo lui e la sua vittima quando c'é una madre che organizzava il tutto. Se c'era qualcuno da smascherare era quella madre. Mio fratello era uno che girava con la macchina a gas di mio padre, che chissà quante volte si è fermata perché restava a secco: figuriamoci quanti soldi poteva avere in tasca. Mio fratello un ragazzo a cui piace ridere, scherzare. Una di queste ragazze è con lui sul suo profilo facebook. Vedete la'! Tutto sembra meno che una minorenne. Io ho un bar, magari è venuta anche a qualche festa da noi". Con lei anche la madre di Mirko: "È dura, é dura".

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