Lo studio «L'iniziativa del I Municipio nasce dalle richieste e dalle sollecitazioni che a più riprese ci sono arrivate dai comitati e associazioni dei residenti dell'Aventino», racconta Annalisa Secchi presidente della Commissione cultura municipale, che ha proposto il piano insieme ai colleghi di commissione Juri Trombetta e Sara Lilli. «Per questo stiamo lavorando per attuare la zona 30 in tutto il rione Aventino - avverte Secchi - L'obiettivo è quello di creare in questo quartiere un modello di viabilità che favorisca il pedone e una vivibilità maggiore in piena sicurezza». I tempi sono già scanditi dall'agenda degli uffici di via della Greca. Mercoledì scorso si è iniziato con un confronto con il gruppo dei vigili. «Abbiamo studiato la mappa stradale del rione, individuando le vie più critiche, in modo da elaborare il piano di intervento - dice Secchi - Per esempio viale dell'Aventino e via delle Terme Deciane sono indubbiamente le strade a più alto scorrimento che evidenziano oggi un carattere di potenziale pericolosità».
L'allarme Tra l'altro, come hanno testimoniato i comitati dei residenti, l'alta velocità con cui le macchine corrono su queste due strade sembra causare di frequente una sequenza fitta di micro-vibrazioni che si ripercuotono sui palazzi. I lavori sono continuati tra giovedì e venerdì per preparare un atto di indirizzo dedicato al nuovo piano della «zona 30» dell’Aventino che lunedì approderà nella seduta congiunta delle commissioni Cultura e Mobilità del I Municipio per essere approvato. «La volontà è quella di rivedere la segnaletica delle strade e rallentare la velocità di guida», ragiona Secchi. Sono in fase di studio provvedimenti diversificati sulle strade a seconda della velocità media o sostenuta che le vetture solitamente raggiungono. «In una serie di punti cruciali, soprattutto su viale Aventino e via delle Terme Deciane, saranno installate delle paline elettroniche per la misurazione simultanea della velocità - annuncia la Secchi - con l'idea che possano funzionare da dissuasori».
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